Gli psicologi bocciano la 'primina'
Perché i bambini crescano sviluppando autostima, una carta vincente per farne adulti felici e di successo, è forse proficuo ritardare un po’ il loro ingresso in prima elementare. Infatti uno studio di Gus Thompson dell'università di Alberta, pubblicato sulla rivista Educational Research, ha dimostrato che in prima i bimbi beneficiano della presenza di compagni un po’ più piccoli di loro e la differenza d’età, sia pure di pochi mesi, ha un effetto a lungo termine; infatti negli anni a venire quei bimbi che si sono seduti sui banchi un po’ più grandi rispetto alla media della classe sono più sicuri di sé.
Il consiglio offerto ai genitori non è di poco conto se si considera che sempre più spesso si parla di spedire a cinque anni i bambini in prima; e poi ci sono quei bimbi che, nati proprio a cavallo tra due anni, per ragioni anagrafiche vanno in prima più piccoli degli altri. Forse per loro è quindi meglio aspettare che anticipare l'ingresso a scuola, ha suggerito Thompson proprio ora che è tempo di pre-iscrivere i bimbi italiani che il prossimo anno andranno in prima elementare.
Tratto da Yahoo! - prosegui nell'articolo