Il batterio dello sporco che fa diventare più intelligenti
Già tre anni fa ci avevano detto che poteva funzionare come antidepressivo (e qualcuno l’ha subito ribattezzato «il Prozac dello sporco»), ma adesso siamo andati oltre: renderebbe una persona addirittura più intelligente. Non è un farmaco: è un batterio, anzi, un micobatterio il cui nome latino, Mycobacterium vaccae, fa già capire dove è stato identificato per la prima volta. Appunto negli escrementi delle mucche. Il germe, innocuo, anche se imparentato con i micobatteri che causano la tubercolosi, si trova dappertutto nel suolo e soprattutto nella sporcizia, può essere inalato o ingerito dalle persone soprattutto quando stanno l’aperto, e sta rivelando inaspettate proprietà di stimolo sul cervello. A conferma, forse, di alcune teorie secondo le quali troppa igiene fa male perché non stimola adeguatamente il sistema immunitario e, dal momento che quest’ultimo ha strette relazioni con il cervello, l’igienismo moderno può avere conseguenze negative anche sui neuroni (oltre che provocare un aumento, per esempio, di allergie).
Tratto da"Corriere.it"- prosegui nella lettura dell'articolo