Il cervello del pedofilo
Da alcuni anni le neuroscienze comportamentali indagano nei territori oscuri della pedofilia. Chi è il pedofilo? Un criminale o un malato mentale con un cervello che lo predispone a determinati comportamenti sessuali?
Una ricerca condotta da un team di scienziati tedeschi dell'Università di Duisburg-Essen, pubblicata recentemente sul “Journal of Psychiatric Research”, e ripresa dal “New Scientist”, mostra le immagini in risonanza magnetica del cervello di 18 pedofili conclamati, con un basso punteggio IQ, in carcere per aver abusato ripetutamente di minori di 14 anni. I risultati sembrano significativi: una riduzione di cellule nervose, in particolare dal 2 al 4% in meno di materia grigia nella corteccia orbitofrontale, area coinvolta nei processi decisionali, nel ragionamento e recentemente associata dai ricercatori del Max Planck Institute al controllo degli impulsi (il cosiddetto self-control) e dal 5 al 7% in meno a livello del putamen, una struttura cruciale per un vasto range di funzioni come il movimento e l’apprendimento.
Tratto da "Lastampa.it" - prosegui nella lettura dell'articolo