Il consumo abituale di tè modula l'efficienza del cervello: prove della valutazione della connettività cerebrale
I ricercatori hanno reclutato partecipanti più anziani sani in due gruppi in base alla loro frequenza di consumo di tè e hanno studiato le reti sia funzionali che strutturali per rivelare il ruolo del bere il tè nell'organizzazione del cervello.
La soppressione dell'asimmetria emisferica nella rete della connettività strutturale è stata osservata a seguito del consumo di tè. Gli autori non hanno osservato alcun effetto significativo del bere il tè che riguardasse l'asimmetria emisferica della rete di connettività funzionale.
Il dott. Junhua Li e il dott. Lei Feng affermarono: "Il tè è una bevanda popolare fin dall'antichità, con documenti relativi al consumo risalenti alla dinastia di Shen Nong (circa 2700 a.C.) in Cina". Il tè viene consumato in diversi modi, infusi di tè e prodotti derivanti dal tè estremamente diffusi in Asia, specialmente in Cina e Giappone.
Sebbene i singoli costituenti del tè siano stati correlati ai ruoli di mantenimento delle capacità cognitive e di prevenzione del declino cognitivo, uno studio con misure comportamentali e neurofisiologiche ha mostrato che c'era un effetto degradante o nullo quando un componente veniva somministrato da solo e un effetto significativo è stato osservato solo quando i costituenti sono stati combinati.
L'effetto della combinazione è stato dimostrato anche in un esperimento comparativo che ha suggerito che il tè dovrebbe essere somministrato da solo al posto degli estratti di tè; una revisione degli effetti del tè sulla prevenzione della malattia di Alzheimer ha scoperto che il ruolo neuroprotettivo del tè alle erbe era evidente in otto studi su nove.
Vale la pena notare che finora la maggior parte degli studi ha valutato gli effetti del tè dal punto di vista delle misure neurocognitive e neuropsicologiche, con la misurazione diretta della struttura del cervello o della funzione meno ben rappresentata nella letteratura esistente.
Questi studi incentrati sulle alterazioni regionali del cervello non hanno accertato gli effetti del tè sulle interazioni interregionali a livello dell'intero cervello.
Il team di ricerca Li/Feng ha concluso: "In sintesi, il nostro studio ha studiato in modo esauriente gli effetti del bere il tè sulla connettività cerebrale su scala globale e regionale utilizzando dati di imaging multimodale e ha fornito la prima prova convincente che il consumo di tè contribuisce positivamente alla struttura del cervello, rendendo più efficiente l'organizzazione della rete".
Fonte
- Junhua Li, Rafael Romero-Garcia, John Suckling, Lei Feng. Habitual tea drinking modulates brain efficiency: evidence from brain connectivity evaluation. Aging, 2019; 11 (11): 3876 DOI: 10.18632/aging.102023
Articolo a cura del Dottor Andrea di Maio
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Tags: Alzheimer, news di psicologia tea