Il "Progetto EVO" può aiutare i bambini con ASD e ADHD?
I ricercatori hanno valutato uno strumento di medicina digitale, creato per il trattamento di bambini con disturbo dello specchio autistico (ASD) e per bambini con disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD).
I risultati dello studio, pubblicati sul Giornale dell'Autismo e dei Disturbi dello Sviluppo, hanno confermato la validità e l'affidabilità del "Progetto Evo", il quale emette degli stimoli motori e sensoriali attraverso un'esperienza in un videogioco di azione.
Il "Progetto Evo" è stato sviluppato da "Akili Interactive", una compagnia di medicina digitale. Circa il 50% dei bambini con ASD ha sintomi di ADHD, con grosso modo il 30% riceventi una seconda diagnosi di ADHD. Comunque, i trattamenti per l'ADHD sono meno efficaci in bambini con diagnosi di entrambi i disturbi rispetto a quelli con diagnosi specifica di ADHD. I bambini con entrambi i disturbi sono anche ad alto rischio di deficit nelle funzioni cognitive, inclusa l'abilità di mantenere l'attenzione nel focalizzarsi sull'obiettivo ignorando le distrazioni.
"Il nostro studio ha mostrato che i bambini avevano effettuato il trattamento del "Progetto EVO" per il periodo necessario di tempo e sia i genitori sia i bambini riportavano alti punteggi di soddisfazione del trattamento. Basandoci sui risultati promettenti dello studio, noi abbiamo continuato a valutare il potenziale del "Progetto EVO" come opzioni di un nuovo trattamento per i bambini con ASD e ADHD" ha spiegato Benjamin Yerys, Ph.D, psicologo dello sviluppo al Centro di Ricerca sull'Autismo (CAR) al CHOP e primo autore dello studio.
Lo studio di validità è stato condotto da un team di ricercatori del CAR in collaborazione con Akili. Lo studio includeva 19 bambini dai 9 ai 13 anni, con diagnosi di ASD ed ADHD. Ai partecipanti dello studio veniva presentato il "Progetto EVO" come trattamento e alcuni facevano il videogioco di azione, altri un'attività educativa coinvolgente il riconoscimento di schemi. La misura delle risposte principali sull'efficacia era la TOVA API, una misura obiettiva dell'attenzione.
Le misure delle risposte secondarie erano le risposte dei genitori sul miglioramento dei sintomi dei bambini e sull'abilità dei bambini di pianificare e completare i compiti, infine venivano anche valutati i risultati di una batteria di test cognitivi che valutavano la memoria di lavoro. Lo studio ha mostrato che chi aderiva al trattamento, lo effettuava per il 95% o più del tempo raccomandato (un risultato confortante dato che i bambini con ASD e ADHD solitamente non completano più del 50% di un compito).
Sia i genitori che i bambini hanno riportato che il trattamento aveva migliorato l'abilità dei bambini di prestare attenzione e veniva valutato come un trattamento proficuo. La studio ha anche mostrato che dopo l'utilizzo del "Progetto EVO", i bambini mostravano un aumento di punteggi nell'attenzione nel TOVA API e un generale miglioramento dei sintomi ADHD (questo dato è stato riportato dai genitori stessi). Il team di ricerca sta pianificando uno studio follow-up con una durata maggiore e su un campione maggiore per continuare a valutare l'efficacia potenziale del "Progetto EVO" come trattamento efficace dei sintomi di ADHD e ASD nei bambini.
Tratto da ScienceDaily
(Traduzione ed adattamento a cura del Dottor Claudio Manna)
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