In aumento i gruppi di supporto psicologico
Si stima che siano circa
25 milioni gli Americani che hanno fatto esperienza almeno una volta nella loro
vita con uno dei tanti gruppi di supporto psicologico o associazioni di autoaiuto
che forniscono un valido servizio di sostegno e di socializzazione per quanti
soffrono di problematiche le più disparate e di diversa gravità.
La cifra è negli ultimi anni in costante aumento, come riporta anche
una indagine recente del Journal of American Psichologist, anche in seguito
alla diffusione di Internet, attraverso cui questi gruppi ed associazioni hanno
trovato ulteriori spazi operativi.
Uno studio condotto recentemente
da ricercatori dellUniversità di Austin (Texas-Usa) ha approfondito
le caratteristiche e le dinamiche che si sviluppano in questi contesti; la partecipazione
a questi gruppi, intanto, prevede la presenza fisica tra molte altre persone
che hanno problemi simili, ciò che se da un lato può scoraggiare
alcuni allinizio - soprattutto quanti soffrono di disturbi fobico-sociali
e forme di timidezza patologica- dallaltro stimola il confronto con gli
altri, rinforza i legami interpersonali, di appartenenza e di mutuo sostegno
e contribuisce a far uscire dalla solitudine e da alcune forme depressive minori
grazie al frequente scambio emotivo con gli altri partecipanti.
Per alcune problematiche in particolare, i gruppi di sostegno e di autoaiuto si rivelano essere uno dei trattamenti di supporto più efficaci per contrastare alcuni aspetti centrali del proprio malessere, come per esempio nellalcolismo e nei casi di tossicodipendenza e sieropositività allAids.
Infatti, stando alle rilevazioni compiute, i soggetti che ricercano più attivamente sostegno nei gruppi direttamente o attraverso i canali internet appartengono soprattutto a queste tipologie di pazienti; seguono soggetti con problematiche di cancro, sclerosi multipla, disturbi cardiaci gravi, disturbi gravi dellalimentazione (anoressia-bulimia), fino a gruppi costituiti da soggetti con disturbi meno gravi ma comunque difficili da gestire individualmente, quali ipertensione, attacchi di panico, cefalee, etc..
(tratto da:Sharp Increase in Illness Support Groups- Work & Family Life - Nov.2001)