Intimità, ritualità e gioco: fare delle feste un'occasione
Ma le feste sono una risorsa su cui costruire una dimensione di aumento delle possibilità. A volte è necessario fare un piano, avere l’idea che stiamo disponendo di una forte opportunità, approfittare di questa banca del tempo e provare a riempire le ore di tante esperienze diverse dalla quotidianità. L’obbligo dei giorni normali, che lascia così poco spazio alla pigrizia e alla creatività, può essere trasformato. E’ importante mantenere dei riti, avere il senso della continuità anche se dobbiamo verificare le perdite affettive che abbiamo subito. Le feste scandiscono una naturale rottura del ritmo ed è questo che unito al sacro, al lusso, all’amicizia, alla buona tavola, ai colori, alle luci, ai doni, altera la quiete, crea qualcosa di sovrabbondante che ha lo scopo di far pensare che la vita si inventa le regole per attuare continuità e cambiamento.
I riti e la condivisone affettiva con altri, rappresentano il pregio del Natale ed anche salutare il vecchio e il nuovo anno, ipotizzare il futuro e avere una idea di cosa potrà contenere, è un impegno delle feste. Dovremmo scegliere di essere come un tuffatore che rompe la superficie dell’acqua: le feste servono per rompere la superficie, per incresparla, per far accadere qualcosa. Possiamo scegliere a quale età psicologica dovremmo collegarsi per vivere le sensazioni e i desideri dei bambini e degli adolescenti. Come bambini saremo abbagliati dai doni e dai viaggi, come adolescenti faremo l’amore o avremo la speranza di farlo, come adulti impareremo l’arte dell’assaporare, gustare, rendere operativi i nostri propositi.
Articolo interamente tratto da: "La Repubblica- Salute" del 19.12.2002