Pubblicità

La mutazione di un gene blocca l’Alzheimer

0
condivisioni

on . Postato in News di psicologia | Letto 1198 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Una rara mutazione di un gene contrasta l’insorgere del morbo di Alzheimer, impedendo l’accumulo di beta-amiloidenel cervello. Questa proteina deriva dall’APP (proteina pecursore della beta amiloide), e la sua produzione è correlata a un gene posto sul cromosoma 21. Essa si raccoglie all’interno delle placche amiloidi, formazioni extracellulari presenti in varie regioni dell’encefalo, caratteristiche della malattia di Alzheimer.La scoperta del gene mutato nasce dallo studio dell’intero DNA di 1.795 islandesi. Dall’esame è emerso che circa una persona su cento presentava una mutazione nel gene che codifica per la proteina APP, che viene scissa per formare beta-amiloide.
In seguito, i ricercatori hanno studiato persone a cui era stato diagnosticato l’Alzheimer, e un gruppo di persone dagli ottantacinque anni in su. Quelli con la mutazione sembravano essere protetti dal morbo di Alzheimer.

Guidati dal dott. Kari Stafansson, direttore generale del Decode Genetics, gli studiosi hanno poi analizzato i genomi dei nordamericani e hanno ritrovato la stessa mutazione in una sola persona su diecimila. Questo – ha fatto notare Stefansson – significa che la mutazione è relativamente recente e si è sviluppata in Scandinavia. Questo gene ‘protettivo’ sembra contrastare anche fattori di rischio molto forti nell’insorgere della malattia di Alzheimer, come la presenza di due copie di un gene noto come ApoE4. Normalmente, nel 90% dei casi, le persone manifestano il morbo di Alzheimer dopo gli 80 anni. Ma nel gruppo studiato, venticinque persone con il gene ‘protettivo’ e con due copie del gene ApoE4 non mostravano la malattia.

Tratto da: "scienze-naturali.it" Prosegui nella lettura dell'articolo

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Come reagisci allo stress?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Pensiero

I disturbi della forma e i disturbi del contenuto del pensiero Il pensiero è la funzione psichica complessa che permette la valutazione della realt&agra...

Elettroshock

  Di solito, la TEC, eseguita in anestesia, è una tecnica scevra da collateralità e con bassa incidenza di mortalità.

Catarsi

Catarsi è un termine greco che deriva da kathàiro, "io pulisco, purifico", quindi significa “purificazione, liberazione, espiazione, redenzione”. Per i pitagor...

News Letters

0
condivisioni