La psicologia di Candy Crush Saga
Qualunque gioco, mentre ci giochiamo, gioca con la nostra testa. Questo vale per i giochi d’azzardo, per gli sport, e vale ovviamente anche per i videogiochi.
Ma se tutto sommato è evidente il motivo che ci spinge a continuare a titoli particolarmente strutturati, affascinanti e divertenti, cosa si attiva nella nostra mente quando passiamo ore (magari spendendoci pure soldi) su giochi tutto sommato semplici e ripetitivi come Candy Crush, Farmville, o come certi giochi di ruolo online?
Secondo un interessante articolo comparso in questi giorni su Gamasutra, sito di riferimento per molte discussioni trasversali relative al mondo dei videogiochi, sarebbe tutta colpa del naturale e costante disequilibrio della nostra mente, un disequilibrio che ci porterebbe a soddisfare di continuo determinati bisogni, teorizzati molti anni fa dallo psicologo Henry Murray.
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