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La struttura del cervello determina le differenze individuali riguardo la sensibilità alla musica

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on . Postato in News di psicologia | Letto 2472 volte

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Secondo uno studio del gruppo di ricerca del Cognition and Brain Plasticity dell'Institute of Neurosciences dell'University of Barcelona (UB) e del Bellvitge Biomedical Research Institute (UB-IDIBELL), la struttura della sostanza bianca nel cervello, riflette la sensibilità alla musica.

sensibilità musica

Lo studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, mostra come la connettività della sostanza bianca, il tessuto attraverso il quale comunicano le diverse aree del sistema nervoso centrale, è essenziale per capire perchè ci piace o non ci piace la musica. Inoltre mostra che le strutture della ricompensa del cervello devono lavorare con le strutture della percezione per fare in modo che le persone amino la musica.

Il ricercatore Josep Marco-Pallarés ha condotto lo studio insieme a Antoni Rodríguez-Fornells e Noelia Martínez-Molina dell'University of Helsinki in Finlandia e Ernest Mas-Herrero e Robert Zatorre della McGill University (Canada).

Persone che non provano alcun piacere con la musica


Acoltare la musica è considerata un'attività soddisfacente, ma questo team, attraverso studi precedenti, hanno mostrato che c'è una differenza individuale: ci sono persone che non potrebbero vivere senza musica, e altre che non ne godono affatto, una condizione che è stata chiamata "anedonia musicale specifica".

Secondo Josep Marco-Pallarés, "questo fenomeno si verifica nelle persone sane, senza alcuna patologia, quindi le persone con anedonia musicale specifica godono di altri stimoli (come cibo o ricompense in denaro), ma non sono sensibili a una ricompensa musicale".

Lo studio dell'anedonia musicale specifica ha determinato che le differenze individuali riguardanti le ricompense musicali erano correlate alla connettività funzionale (diversi modelli di attivazione neuronale in diverse regioni del cervello) nella corteccia uditiva, in particolare la corteccia uditiva sopratemporale e in un'area chiave nel processo di ricompensa , lo striato ventrale. Quindi, la sensibilità musicale dipendeva dal lavoro di queste due aree insieme.

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L'obiettivo del nuovo studio è stato quello di scoprire se la sensibilità musicale fosse definita dal modo in cui le aree del processo di percezione e le aree del sistema di ricompensa erano collegate. L'esperimento è stato condotto con 38 volontari sani, utilizzando la risonanza magnetica funzionale alle immagini, che consente la ricostruzione della struttura della sostanza bianca del cervello e i suoi fasci che connettono diverse regioni del cervello.

La sensibilità musicale dei partecipanti è stata determinata attraverso il punteggio ottenuto in un questionario creato dallo stesso gruppo di ricerca, il Barcelona Music Reward Questionnaire (BMRQ), che ha definito la loro sensibilità musicale.

Successivamente, durante la sessione di risonanza magnetica, i partecipanti hanno dovuto ascoltare degli estratti di brani di musica classica e fornire, in tempo reale, dei valori di piacere che vanno da 1 a 4.  Per controllare la risposta cerebrale in altri tipi di ricompense, i soggetti hanno partecipato a un gioco di scommesse di denaro in cui potevano vincere o perdere soldi veri.

Nessuno dei partecipanti ha mostrato un punteggio basso nella scala generale della ricompensa, mostrando così che le differenze individuali nel processo di ricompensa sono limitate solo alla musica e non ad altri stimoli.

I risultati dell'esperimento mostrano una relazione tra le strutture della sostanza bianca che collegano la corteccia musicale e l'attività nel sistema di ricompensa. Secondo Josep Marc-Pallarés, "lo studio dimostra che la sensibilità musicale è correlata alle strutture della sostanza bianca che collegano, da un lato, la corteccia uditiva e sopratemporale con la corteccia orbitofrontale e, dall'altro, la corteccia orbitofrontale con lo striato ventrale".

 

c'è solo l'anedonia musicale?


Questi risultati evidenziano la necessità di ampliare l'attenzione dello studio per comprendere il funzionamento dei sistemi di ricompensa cerebrale. "Non possiamo studiare solo la rete di ricompense, abbiamo bisogno di sapere come gli stimoli accedono a questo sistema.

Questo potrebbe essere la chiave per capire perché ci sono anedonie specifiche per uno stimolo specifico come la musica ma non per altri stimoli come giochi o cibo, che potrebbero avere altre applicazioni per la comprensione di diverse patologie correlate a dipendenze specifiche o anedonie specifiche per un certo stimolo ", conclude Josep Marco-Pallarés.

 

fonte:

  • Noelia Martínez-Molina, Ernest Mas-Herrero, Antoni Rodríguez-Fornells, Robert J. Zatorre, Josep Marco-Pallarés. White Matter Microstructure Reflects Individual Differences in Music Reward Sensitivity. The Journal of Neuroscience, 2019; 39 (25): 5018 DOI: 10.1523/JNEUROSCI.2020-18.2019

 

Articolo a cura del Dottor Andrea di Maio

 

 


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Tags: musica cervello news di psicologia sensibilità musicale

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