La vittimizzazione tra gli adolescenti transgender e gender - fluid
Gli adolescenti transgender e gender- fluid, in particolare di sesso maschile, hanno un rischio tre volte maggiore di subire un abuso fisico o mentale a scuola e a casa, rispetto ai coetanei di genere conforme.
Presso l’Università di Berkeley, è stata condotta una delle più grandi indagini, a livello nazionale, su adolescenti appartenenti a minoranze sessuali e di genere che hanno subito molteplici forme di vittimizzazione, tra cui violenza fisica, sessuale, bullismo, aumentando il rischio di depressione, disturbo da stress post – traumatico, autolesionismo e suicidio.
I risultati hanno mostrato che circa il 50% e 70% dei ragazzi trans e gender – fluid ha dichiarato di essere esposto a 10 o più tipologie di aggressione. Gli abusi, molto spesso, si consumano in famiglia o a casa, ossia, in quegli ambienti che dovrebbero essere considerati come sicuri, ma che, in realtà, non lo sono.
La ricerca è stata pubblicata la scorsa settimana nell’edizione online della rivista “Child Abuse & Neglect” proprio in concomitanza con l’abrogazione, da parte dell’amministrazione Trump, delle linee guida varate da Obama sui diritti dei transgender, inclusa quella relative alle preferenze igieniche.
Per realizzare tale indagine, Sterzing e collaboratori hanno raccolto dati provenienti da circa 1200 adolescenti tra i 14 e i 19 anni, appartenenti a minoranze sessuali e di genere, che si identificano come transgender (transizione da maschio a femmina o da femmina a maschio), gender – fluid (indecisione di genere) e cisgender (gay, lesbiche, bisessuali e pansessuali, la cui identità di genere corrisponde al sesso biologico).
I partecipanti, ai quali è stato garantito l’anonimato, sono stati reclutati attraverso annunci di Facebook, un video online di reclutamento e tramite organizzazioni che si occupano delle minoranze sessuali. Questi hanno riferito le loro esperienze con più di 40 diverse forme di violenza comunemente subite dagli adolescenti. Inoltre, sono state fornite informazioni circa lo status socio – economico, eventuali problemi di salute mentale e la partecipazione della famiglia alle attività religiose.
E’ emerso che il bullismo a scuola è la forma più comune di vittimizzazione, riportata dal 69,2% degli intervistati. Le ragazze transgender (da uomo a donna) hanno riportato il più alto tassodi cyberbullismo, mentre gli adolescenti gender – fluid, nati di sesso maschile, erano più inclini ad essere vittima di violenza sessuale.
Nel complesso, i giovani transgender e gender – fluid presentano un maggiore rischio di subire forme multiple e sovrapposte di violenza in casa, a scuola, nel quartiere e online. Sterzing è anche autore di uno studio che verrà prossimamente realizzato, volto ad approfondire ed indagare i fattori ambientali che rendono questi giovani maggiormente vulnerabili alla polivittimizzazione.
La Fondazione Americana per la Prevenzione del Suicidio ha segnalato che il 41% delle persone transgender tenterà il suicidio nel corso della loro vita, a causa degli alti tassi di bullismo. Per questo motivo, Sterzing ha affermato che la società dovrebbe proporre soluzioni più inclusive, utili a proteggere gli adolescenti più vulnerabili e che bisogna riporre una speranza nelle generazioni future, i cui membri sono maggiormente propensi ad accettare la “fluidità di genere”.
Si stanno osservando, infatti, dei cambiamenti importanti negli atteggiamenti dei giovani nei confronti delle minoranze sessuali e di genere che fanno sperare di poter ridurre i tassi di violenza e creare spazi più inclusivi per gli adolescenti appartenenti a queste minoranze.
Tratto da : sciencedaily
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Rubina Auricchio)
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Tags: gender fenomeni transgender