L’amico immaginario dei bambini, come conviverci?
Se nostro figlio ha un amico immaginario con cui parla, gioca o litiga, dobbiamo preoccuparci? Se si inventa un simile personaggio, vuol dire che ha perso il contatto con la realtà? Significa forse che c’è qualcosa che non funziona in lui, in famiglia o a scuola?
Secondo Marjorie Taylor che ha pubblicato recentemente un volume per la casa editrice scientifica Oxford University Press, “I compagni immaginari e i bambini che li creano”, non solo non è il caso di preoccuparsi, ma bisogna considerare questa invenzione un modo normale e sano che hanno i più piccoli di adattarsi ad un ambiente complesso qual è il mondo degli adulti attuale; un mondo che essi iniziano a conoscere e in cui hanno scarso potere. Se poi si considera la familiarità che i bambini di questi anni hanno con i personaggi fantastici dei cartoni animati – molti dei quali si trasformano e diventano invisibili – si comprende facilmente perché essi possano costruirsi un amico immaginario ad uso e consumo personale.
Tratto da: "annaolivieroferraris" - Prosegui nella lettura dell'articolo