Le aspettative negative facilitano i ricordi disturbanti
Il meccanismo, legato a fobia sociale e disturbo post-traumatico, ha radici evolutive. La semplice aspettativa di trovarsi in una situazione spiacevole o negativa stimola l’attivazione di due aree cerebrali che favoriscono la fissazione dei ricordi. È questo quanto risulta da uno studio svolto da alcuni ricercatori dell’Università del Wisconsin a Madison alle prese con lo studio dei meccanismi che rendono particolarmente persistenti e intrusivi i ricordi di esperienze negative, come atti di violenza o la morte di qualche persona cara.
Come riferiscono nell’ultimo numero dei Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), grazie a una serie di test su volontari i ricercatori hanno identificato – sfruttando tecniche di visualizzazione cerebrale come la risonanza magnetica funzionale – due regioni chiave che si attivano quando una persona anticipa una situazione negativa: l’amigdala e l’ippocampo.
Tratto da "LeScienze.it"
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