Le emozioni e la ricerca della felicità.
Promuovere il benessere. Inteso non solo come assenza di malattia, ma anche nelle diverse declinazioni dello star bene, sia esso individuale, di gruppo o di comunità. Quindi non solo potenziare le risorse che ogni individuo ha in sé così da renderlo più resistente alle crisi della vita, ma lavorare per creare benessere in diversi contesti, quali la scuola, il lavoro, l'ospedale. È l'obiettivo della Società italiana di Psicologia della Salute (e del suo recente congresso nazionale di Cesena).
La riflessione, avviata alla fine degli anni '80, sull'esistenza di diverse forme dello star bene ha portato alla nascita della psicologia positiva, fondata nel 2000 da Peter Seligman. Si sono cominciati a studiare la felicità, l'ottimismo, le emozioni e le loro ripercussioni fisiche e psicologiche sulla salute. "C'è un pregiudizio che spesso fa coincidere le emozioni con il disagio e con la malattia", spiega Pio Ricci Bitti dell'Università di Bologna, direttore di una delle tre scuole italiane di psicologia della salute, "le emozioni sono una ricchezza adattiva dell'uomo, per fortuna che ci sono".
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