L'efficacia della psicoterapia interpersonale nel trattamento della Bulimia
Il risultato di un articolo pubblicato su “The archives of general psychiatry” afferma che la psicoterapia interpersonale di gruppo ha la stessa efficacia della terapia cognitivo-comportamentale di gruppo nel trattamento della bulimia.
La bulimia affligge negli Stati Uniti dall’1.5% all’2% della popolazione comune ed è caratterizzata da frequenti e persistenti episodi di abbuffate di cibo dove il paziente perde la capacità di controllare la quantità di cibo che assume. Gli episodi bulimici sono accompagnanti di solito da sensazioni di perdita di controllo, di sofferenza e di colpa. La terapia cognitivo-comportamentale di gruppo è diventata la terapia standard nel trattamento della bulimia e si incentra sulla modificazione dei comportamenti sbagliati e dei pensieri che vi sono associati.La terapia cognitivo-comportamentale di gruppo richiede che il paziente inizi e porti a termine una considerevole quantità di lavori a casa, come ad esempio eseguire tecniche specifiche di modificazione del comportamento, compiti specifici e compiti scritti assegnati dai terapeuti. La psicoterapia interpersonale di gruppo è, invece, una psicoterapia breve e strutturata che focalizza il proprio intervento sui problemi sociali ed interpersonali che l'individuo può trovarsi di fronte.Il Dott. Denise Wilfley, Psicologo della università di San Diego (California) e i suoi colleghi hanno studiato l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale di gruppo e della Psicoterapia Interpersonale di gruppo in 162 pazienti con disordini alimentari di tipo bulimico. Ciascun paziente è stato assegnato, casualmente, ad un gruppo destinato a essere sottoposto a 20 settimane di terapia con la prima oppure con la seconda metodica ed i pazienti sono poi stati seguiti dopo la fine del trattamento ad intervalli di 4 mesi per i successivi 12 mesi.
Gli interventi di ricovero per bulimia erano inizialmente equivalenti sia per i partecipanti ai gruppi di terapia cognitivo-comportamentale che ai gruppi di psicoterapia interpersonale con 64 su 81 pazienti ( 79%) che sperimentarono un ricovero nel primo gruppo e 59 su 81 pazienti (73%) nel secondo gruppo.
Al controllo effettuato un anno dopo la percentuale di ricovero è stata del 59% per i pazienti inseriti in gruppi di terapia cognitivo-comportamentale e del 62 % per quelli inseriti nei gruppi di terapia interpersonale e gli autori sostengono che la bulimia incrementò leggermente al controllo a distanza ma rimase significativamente sotto i livelli di pre-trattamento
“La capacità di mantenere un controllo sul proprio comportamento alimentare da parte dei pazienti è aumentata più velocemente nel gruppo di terapia cognitivo-comportamentale ma al controllo a distanza si è osservato che i livelli di miglioramento ottenuti dai 2 gruppi sono equivalenti.” sostengono i ricercatori.
La conclusione dello studio è che la Psicoterapia Interpersonale di gruppo è una valida alternativa per il trattamento dei pazienti sovrappeso affetti da bulimia.
Tratto da Journal of the American Medical Association - agosto 2002