Malati di gioco, c’è il day hospital
È la consapevolezza del pericolo a tenere lontane le persone dal vizio del gioco d'azzardo, o peggio, dalle dipendenze. È quanto si evince da uno studio condotto da Luigi Janiri, professore di psichiatria all'Università cattolica del Sacro Cuore di Roma, e di prossima pubblicazione sulla rivista Comprehensive Psychiatry. Poker, videopoker, slotmachine e scommesse sportive si trasformano sempre più da semplici giochi d'azzardo a vere e proprie "droghe", capaci di portare una persona a dipendenza, crisi di astinenza, comportamenti compulsivi e atteggiamenti violenti.
E per far fronte alla nuova patologia, quella del vizio del gioco, apre a Roma un apposito reparto day hospital, all'interno di quello che già tratta i casi di tossicodipendenza e l'abuso di alcolici. A portare in Italia le terapie per uscire dal tunnel è il Policlinico Gemelli di Roma, dove già si trovano circa 20 giocatori cronici.
Tratto da "Iltempo.it" - prosegui nella lettura dell'aricolo