Malattie neurodegenerative: danni simili alle cellule cerebrali
Le malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer, il Parkinson e la malattia di Huntington, sono associate a proteine piegate in modo anomalo, che formano delle placche (agglomerati) all'interno delle cellule cerebrali.
Queste placche si diffondono da cellule a cellule, portando a necrosi cellulare. Tutte e tre queste malattie sono progressive, debilitanti e incurabili.
Un recente studio presso l’Università Loyola di Chicago ha dimostrato che, sebbene le proteine implicate in ciascuna malattia siano diverse (la proteina tau nell’Alzheimer, l’alfa-sinucleina nel Parkinson e l’huntingtina nella malattia di Huntington), tutte sembrano causare danni alle cellule cerebrali in modo similare.
I risultati di questa ricerca, pubblicati nella rivista Acta Neuropathologica, mostrano i processi attraverso i quali queste malattie possono propagarsi e interferire con le normali funzioni del cervello e supportano, inoltre, la teoria che un determinato tipo di trattamento potrebbe essere efficace per tutte e tre le malattie neurodegenerative.
Secondo Edward Campbell, uno degli autori dello studio, una possibile terapia potrebbe consistere nell’aumentare la capacità delle cellule del cervello di degradare le proteine o le vescicole danneggiate.
I ricercatori, focalizzandosi sul modo in le placche proteiche invadono le cellule sane del cervello, hanno potuto osservare come questi placche di proteine, una volta entrate all’interno delle cellule, entrano anche all’interno delle vescicole, danneggiando o rompendo le membrane che le rivestono. A causa della degradazione e della rottura di queste membrane, le proteine invadono il citoplasma (ossia quella parte della cellula che si trova fuori dal nucleo), causando ulteriori disfunzioni cerebrali.
La ricerca ha, altresì, mostrato come le cellule rispondono allorquando le placche di proteine invadono le vescicole: le cellule reagiscono riunendo insieme le vescicole e le proteine danneggiate in modo tale da poterle distruggere, anche se la degradazione delle proteine non è affatto un processo semplice.
I risultati di questo studio sono stati tanto inaspettati quanto interessanti: i ricercatori non si aspettavano di scoprire che i blocchi proteici associati alle tre malattie causassero lo stesso tipo di danno alla vescicola, in quanto ogni malattia colpisce determinate e differenti regioni del cervello (l’Alzheimer distrugge le aree correlate alla memoria, mentre il Parkinson e la malattia di Huntington danneggiano i circuiti cerebrali associati al movimento).
Gli autori dello studio, alla luce di questa scoperta, ritengono che siano necessarie ulteriori ricerche e approfondimenti per conoscere meglio i processi implicati in questo tipo di malattie neurodegenerative e per poter trovare, in futuro, una terapia che sia efficace per tutte e tre.
Tratto da: PsichCentral
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Claudia Olivieri)
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Tags: Alzheimer, placche cerebrali parkinson malattie cellule cerebrali proteine