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Medici e psicologi insieme. Meno farmaci e più attenzione al paziente

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Dal sintomo alla persona: uno studio pilota nel Lazio dimostra l'efficacia della collaborazione tra medico e psicologo nell'assistenza di base. L'esperienza finora ha coinvolto 14 studi medici, di Roma, Orvieto, Rieti, Marino e Monterondo per un periodo di 3 anni ciascuno.
Veronica ha 15 anni, da qualche tempo è alle prese con un’alopecia resistente ai farmaci. A quell’età, si sa, un problema del genere non è cosa di poco conto. In un noto centro specializzato di Roma, dove si è rivolta in cerca di aiuto, l’ultima volta la dottoressa le ha detto: “Se ti cadono i capelli è perché sei stressata”. La madre di Veronica sa che presso lo studio del medico di base, il mercoledì, c’è la psicologa. Accompagna la figlia e gliela “affida”, anche perché Veronica “ha problemi a scuola, non ha amici, è timida”.

Dopo il primo incontro risulta evidente che Veronica vive una situazione familiare complessa, che la coinvolge eccessivamente. Questo le crea stress quotidiani e soprattutto le impedisce di vivere la sua adolescenza. Col proseguire degli incontri, Veronica rapidamente si riappropria della sua vita di quindicenne, cominciando a frequentare i suoi coetanei e imparando gradualmente a mettere il giusto distacco tra sé e i problemi dei suoi genitori. Dei capelli, da un certo momento in poi, non si parla più. Stanno ricrescendo.

Tratto da: "psicologi-italiani.it" - Prosegui nella lettura dell'articolo

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