Meglio felici, ma non troppo
Vuoi ottenere il massimo dalla vita? Va’ dove ti porta il cuore, ma non troppo lontano. L’inseguimento della felicità assoluta, quella più alta, è controproducente per la carriera, la crescita personale e la ricerca delle soddisfazioni economiche. Persino la salute subisce i condizionamenti negativi di un’emozione esagerata. Per migliorarsi e avere successo è preferibile una gioia più contenuta: non al 100% bensì tra l’80 e il 90%.
Almeno questo è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Perspectives on Psychological Science e realizzato dalle università della Virginia, dell’Illinois e del Michigan. La maggior parte dei libri di psicologia spiega come coltivare le proprie emozioni per ottenere il top della contentezza, ma una nuova ricerca sfida il presupposto comune che collega l’aumento di tutte le fonti di benessere con l’aumento smisurato della felicità. I risultati derivano da un’indagine che ha coinvolto tutti i valori della società moderna: sociali, economici, religiosi e politici. E non solo. Per avvalorare la loro tesi, i ricercatori hanno osservato comportamenti e atteggiamenti di 193 studenti universitari dell’Illinois. Dall’analisi si è dedotto che molti indici di successo e benessere corrispondono ad alti livelli di felicità, ma alti fino a un certo punto. Non al culmine. In una scala di soddisfazione da zero a 10, chi dichiara 10 in realtà ha qualcosa che gli manca rispetto a chi ne dichiara otto o nove.
Tratto da "Corriere.it" - prosegui nella lettura dell'articolo