Non basta dire 'no' alla droga bisogna dire 'sì' alla vita
Una nuova ricerca dimostra come diverse attività ricreative possano proteggere gli adolescenti dal consumo di droghe.
Il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore rappresenta una fase di transizione per molti adolescenti, i quali, dopo aver abbandonato la relativa sicurezza di un sistema scolastico protettivo, sono improvvisamente gettati in un nuovo contesto, con diverse gerarchie sociali.
In questa fase è possibile che la maggioranza degli studenti provi per la prima volta l’utilizzo di droghe o alcool prima dei quindici anni, rischiando, così, di sviluppare, in maniera maggiore, rispetto ai coetanei, problemi legati alle dipendenze.
Per queste ragioni, alcuni ricercatori evidenziano come, la fase di passaggio dalla scuola media a quella superiore rappresenti una "finestra fondamentale", per intervenire, prevenire o ritardare la fase di iniziazione dell'uso di sostanze.
Un recente studio condotto presso la "University of Southern California" ha cercato di comprendere come l'accesso ai rinforzi alternativi, ossia, tutte quelle attività (hobby, sport, danza, arti, scuole) che rappresentano modalità alternative per ottenere piacere al di fuori dell'uso di sostanze, possano ritardare e prevenire tali disturbi e problematiche.
Gli studi dimostrano che il consumo di alcool tende a diminuire quando i ragazzi hanno un maggiore accesso ai rinforzi alternativi (Vuchinich & Tucker, 1996).
Allo stesso modo, una ricerca condotta presso l’ University of Pennsylvania ha evidenziato come i igiovani adulti con più sintomi depressivi non impegnati in attività alternative, fumino in maniera più frequente, ritenendo tale azione unica fonte di piacere.
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