Non più sigle o codici, la password è già nel nostro inconscio

Un importante ente governativo custodisce dati nel suo sistema informatico. Un gruppo di criminali cerca di estorcere verbalmente e con la forza le password di accesso a un mondo di segreti. Ma questa password è sconosciuta, anche se viene usata ogni giorno: risiede infatti a livello inconscio. Non si tratta del sequel di Inception, ma di un possibile risvolto del contributo dato dalla criptografia e dalle neuroscienze cognitive alla sicurezza informatica. Lo scopo? Modificare l’approccio tradizionale alle password, utilizzando un gioco come chiave di accesso.
GIOCO - I ricercatori dell'Università di Stanford e della Northwestern University di Chicago, in collaborazione con Sri International, hanno studiato i circuiti del cervello coinvolti nell’apprendimento e in grado di ricordarci come si compiono azioni semplici senza pensarci troppo.
Tratto da: "corriere.it" - Prosegui nella lettura dell'articolo