Parli con il pc e le piante? Lo ha deciso l'evoluzione
Antropomorfizzare le cose inanimate, cioè trattarle come se fossero persone. Un meccanismo che, secondo gli studiosi, si è sviluppato per aiutarci a sopravvivere in un mondo imprevedibile. Ma che può indurci in confusione e renderci vulnerabili.Si tratta di una caratteristica che fa parte di noi da tempi antichissimi, ma che solo negli ultimi anni ha attirato l'attenzione di molti psicologi ed economisti. A stimolare la ricerca è una serie di domande: Cosa ci spinge a trattare gli oggetti come se fossero persone? Cosa succede a livello neuronale quando ci infuriamo contro la stampante che si inceppa o il telecomando che non va? Perché la natura ha voluto che ci evolvessimo così? In una parola: a chi giova? L'ultimo numero del New Scientist 1 e un recente articolo pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology 2 individuano cause, dinamiche, vantaggi e svantaggi di vedere l'intenzionalità umana dietro ogni cosa.
Tratto da "Repubblica.it" - prosegui nella lettura dell'articolo