Pensiero cosciente, un fatto di connessioni
La coscienza dipende dall’abilità del cervello di integrare informazione. La dimostrazione puntuale di questa ipotesi arriva da un lavoro di ricercatori italiani alla University of Wisconsin-Madison pubblicato sulla rivista Science. L’équipe del docente di psichiatria Giulio Tononi in collaborazione con Marcello Massimini dell’università di Milano, nonché ricercatore associato all’Istituto di Psichiatria dell’ateneo statunitense, servendosi di una tecnica innovativa ha infatti dimostrato che, quando durante il sonno la nostra coscienza si estingue, viene a mancare nel cervello la comunicazione tra le varie parti della corteccia cerebrale.
La scoperta non si limita
a far luce sulle basi neurologiche del pensiero cosciente, ma potrebbe contribuire
allo sviluppo di nuovi strumenti diagnostici e terapeutici contro malattie psichiatriche
che colpiscono la coscienza, come la schizofrenia.
Il regno della coscienza è ancora qualcosa di molto nebuloso e finora
poche ricerche sono state eseguite per comprendere in che modo il nostro cervello
mantenga e alteri i vari stati della mente.
Tononi ha teorizzato che il pensiero cosciente dipenda dall’abilità
del cervello di integrare l’informazione che viene elaborata nelle varie
aree cerebrali.
Tratto da Yahoo.it - Prosegui
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