Per la scoperta del «Gps» cerebrale, Nobel per la medicina a O’Keefe e ai coniugi Moser
La capacità di muoversi, di trovare e di seguire un itinerario dipende da algoritmi nervosi che integrano informazioni circa il posto in cui ci si trova, la distanza della destinazione, la direzione. L'orientamento spaziale dipende dall'interazione fra ambiente e costrutti cerebrali, che si sono scoperti essere innati perché già perfettamente attivi in animali da laboratorio al loro primo movimento.
Il neuroscienziato angloamericano John O'Keefe e i coniugi norvegesi May-Britt e Edvard Moser hanno ricevuto il premio Nobel per la medicina per i loro studi sui meccanismi cerebrali della percezione dello spazio e dell'orientamento spaziale.
Percezione spaziale ed orientamento sono elaborati da circuiti dell'ippocampo e paraippocampali composti da tre tipi di cellule, già presenti alla nascita e che evolvono con la crescita.
In particolare lo studio del funzionamento di una di queste cellule (grid cell, cellula griglia), iniziato da O'Keefe già negli anni '70, è stato determinante per la comprensione del sistema.
Tratto da www.ilsole24ore.com Prosegui nella lettura dell'articolo
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