Prestazioni matematiche: non c'è differenza tra maschi e femmine
La questione è una di quelle che la psicologia dibatte da molti decenni, senza che sia stata possibile dire in proposito una parola definitiva, almeno finora: la presunta inferiorità delle femmine rispetto ai maschi in matematica.
Ora uno studio statunitense su un esteso campione statistico sembra confutare tale nozione. Ricercatori dell’Università del Wisconsin a Madison e della California a Berkeley hanno infatti analizzato i risultati di test a cui sono stati sottoposti circa 7 milioni di studenti in base al No Child Left Behind Act, una legge federale degli Stati UNiti che ha lo scopo di migliorare il rendimento scolastico degli studenti nelle scuole elementari e medie.
Tratto da "lescienze.it" - prosegui nella lettura dell'articolo