Prevedere le forme di psicosi
Un nuovo studio reso pubblico in questi giorni offre una tecnica potenzialmente predittiva di come gli individui potrebbero comportarsi durante un episodio psicotico. Lo studio, pubblicato sull’ultimo numero della rivista ”The Journal of Neuroscience” correla l’attività del cervello dei partecipanti in buono stato di salute a come essi potrebbero comportarsi in seguito all’esposizione a ketamina (un farmaco che induce psicosi e riproduce i sintomi della schizofrenia).
I risultati consentirebbero di spiegare per quale motivo i sintomi di schizofrenia varino così tanto da persona a persona e, in prospettiva, potrebbero consentire di arrivare a percorsi di diagnosi e di cura personalizzati. "Nella schizofrenia, non è chiara la variabilità dei sintomi: perché un individuo soffre in modo predominante di percezioni bizzarre e spiacevoli, mentre altri sono ossessionati da pensieri persecutori, mentre altri ancora trovano difficoltà nel mettere ordine nei propri pensieri e motivazioni?”, si è chiesto Paul Fletcher dell’Università di Cambridge, autore senior.
Tratto da "lescienze.it" - prosegui nella lettura dell'articolo