PSICONLINE NEWS n.167 - 21.9.2003
- L'assoluto diritto di morire "bene"
- Rischio mal di testa per gli studenti ansiosi
- Una pigrizia esistenziale
- Papà apprensivi come le mamme
- Report finds 'no convincing evidence' that psychological debriefing reduces incidence of PTSD
- MARRIAGE APPEARS TO BE BENEFICIAL TO WOMEN’S HEALTH, BUT ONLY WHEN MARITAL SATISFACTION IS HIGH, NEW RESEARCH SHOWS
L'assoluto diritto
di morire "bene"
Problemi etici, professionali, organizzativi. Per quanto i pazienti senza più
speranza siano oggetto di attenzioni e sensibilità crescenti, il civile
diritto di morire "bene" si scontra con la sordità di pregiudiziali
e comportamenti ancora oggi dominanti, sia nella società che in medicina.
Emblematici i casi recenti di due donne inglesi colpite da malattie neurologiche
inguaribili. Entrambe hanno chiesto di vedersi risparmiare una prolungata agonia.
La prima si è rivolta all'Alta Corte Britannica e ha potuto morire come
aveva desiderato. L'altra ha scelto l'Alta Corte Europea dei Diritti Umani ed
è morta come aveva temuto.
Rischio mal di
testa per gli studenti ansiosi
Il 14% degli adolescenti (12-17 anni) ed il 4% dei bambini (6-10 anni) soffrono
di emicrania; i più colpiti sono gli ansiosi, che hanno una capacità
di rispondere agli eventi stressanti della vita quotidiana inferiore rispetto
a quella dei coetanei. Andare a scuola, aspettarsi interrogazioni, dover affrontare
una situazione nuova o semplicemente il ritorno in classe dopo le vacanze possono
essere elementi che favoriscono il mal di testa. I fattori emotivi in età
evolutiva rappresentano, infatti, le cause scatenanti il disturbo nell'80% dei
casi. A sottolinearlo sono gli esperti riuniti in questi giorni a Roma per l'XI
Congresso dell'International Headhache Society, che ha riunito nella Città
eterna oltre 2.500 esperti provenienti da tutto il mondo.
Una pigrizia esistenziale
Si dice che "l’ozio è il padre dei vizi". Bertrand Russell
scrisse "Elogio dell’ozio" e il sociologo Domenico De Masi ha
definitivamente riabilitato il concetto nel suo "Ozio creativo". Stesso
destino non ha seguito la pigrizia. Se però all’ozio è stato
attribuito il ruolo di "strumento per la ricerca del piacere all’interno
del difficile mestiere di vivere", o che "rende possibile la meditazione",
la pigrizia è vista come atteggiamento più sterile e dalle connotazioni
negative.
«La parola pigrizia a me suona come assenza di attenzione, inerzia e non
può essere creativa» spiega De Masi, «al contrario dell’ozio
che intendo come un mix di lavoro, studio e gioco».
Papà apprensivi come le mamme
Ansie e paure per la salute dei neonati anche per i neo-papà. Almeno
stando ai risultati di una ricerca pubblicata sul Journal of clinical psychology
in Medical settings, condotta su 300 mamme e papà. Morte in culla o rischio
di annegamento durante il "bagnetto" rappresentano veri spauracchi
per i neo genitori che si fanno spesso cogliere dall'ansia. Fino a qualche anno
fa erano le donne a vivere la maternità con maggiore preoccupazione.
Il 69% delle donne ammette pensieri ossessivi sullo stato di salute, ma anche
paura di ferimenti intenzionali o inaccettabili pensieri a 'sfondo sessuale'.
Reazioni che i medici hanno sempre spiegato con l"altalena ormonale cui
vanno incontro le donne dopo il parto".
Report finds 'no
convincing evidence' that psychological debriefing reduces incidence of PTSD
As ordinary citizens struggled to rebuild their lives after the collapse of
the World Trade Center towers, well-meaning mental health professionals swarmed
New York City to provide aid to the expected millions who would surely need
support. These grief and crisis counselors delivered interventions that they
believed would mitigate psychological distress and prevent the emergence of
posttraumatic stress disorder.
MARRIAGE APPEARS
TO BE BENEFICIAL TO WOMEN’S HEALTH, BUT ONLY WHEN MARITAL SATISFACTION
IS HIGH, NEW RESEARCH SHOWS
Women who are in satisfying marriages have a health advantage over unmarried
women or those in unsatisfying marriages, according to a study published in
the September issue of Health Psychology, a journal of the American Psychological
Association (APA). The study, involving middle-aged women over a 13-year period,
finds that women in good marriages were less likely to develop risk factors
that lead to cardiovascular diseases compared with other middle-aged women.