PSICONLINE NEWS n.170 - 19.10.2003
- Genitori italiani disattenti su fumo passivo e sicurezza
- L’ansia e la depressione disagi dell’età infantile
- Basta farmaci, prevenire la cefalea si può
- Octoberwebfest: Psicologia e Internet a Parma
- PARENTS FAVOR COUNSELING OVER MEDS FOR KIDS’ ANXIETY
- Music of any kind usually improves mood of college students
Genitori italiani
disattenti su fumo passivo e sicurezza
Genitori italiani attenti a metà. Hanno molta paura che i loro bambini
siano vittima di infezioni, e li vaccinano in massa, ma quando li portano in
macchina non usano il seggiolino e fumano in loro compagnia. Se gran parte dei
bambini e' protetto dalle vaccinazioni obbligatorie e mangia la giusta 'dose'
quotidiana di frutta e verdura, ben il 52% dei piccoli in casa e' costretto
a 'respirare' fumo passivo e il 21% viaggia in macchina senza seggiolino. E
ancora poche mamme sanno che, addormentando i neonati a pancia in su, si riduce
della meta' il rischio di morti improvvise. A 'fotografare' i comportamenti
delle famiglie verso i bimbi da 0 a due anni e' l'indagine, denominata Icona
2003, condotta su un campione di 4602 famiglie italiane, coordinata dall'Istituto
Superiore di sanita', in collaborazione con le regioni, presentata oggi a Roma.
L’ansia e
la depressione disagi dell’età infantile
Un italiano guiderà la psichiatria infantile europea. Ernesto Caffo,
ordinario di Neuropsichiatria infantile all’Università di Modena
e Reggio Emilia e fondatore di Telefono azzurro, è stato appena nominato
presidente dell’Escap, l’Associazione europea di psichiatria infantile
e dell’adolescenza. La nomina — che fu anche di Giovanni Bollea
— è avvenuta in occasione del XII congresso internazionale dell’associazione
che si è svolto a Parigi in sincronia con la celebrazione del World Mental
Health Day, nell’edizione di quest’anno dedicato proprio ai bambini.
E non a caso. Dei 120 milioni di persone che nel mondo soffrono di disturbi
psichiatrici, si stima che nel 1020 per cento dei casi si tratti di minori.
Di tanta sofferenza abbiamo parlato proprio con Caffo.
Basta farmaci, prevenire la cefalea si può
Nelle noci, nelle nocciole e nei cereali integrali il «segreto»
per prevenire gli attacchi di mal di testa. La soluzione, che contrasta l’abitudine
di molti a «impasticcarsi», è stata recentemente suggerita
dai maggiori esperti del settore: secondo le ricerche del professor Alexander
Mauskop del «New York Headache Center», uno degli studiosi più
noti a livello mondiale, è necessario approfondire le conoscenze sulle
capacità di profilassi di alcune sostanze naturali, come il magnesio
e alcuni antiossidanti, per affrontare il dilagare della cefalea da abuso di
farmaci, una forma recentemente inserita nella nuova classificazione della «International
Headache Society», che anche in Italia interessa una percentuale tra l’1
e il 4% della popolazione.
Octoberwebfest: Psicologia e Internet a Parma
Il 22 ottobre p.v., presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università
di Parma si terrà un incontro-convegno dedicato alla ricerca applicata
a Psicologia e Internet, ambito oggi definito "e-Psychology". Si tratterà
di una giornata di studio e scambio di idee fra Istituti e Dipartimenti dell'Università
di Parma, ma non solo; l'incontro e' infatti dedicato "a tutti coloro che
già ricercano nel settore digitale della propria area di competenza e
agli interessati delle nuove bit-frontiere".
Se e' vero che Internet non e' più una goccia "esotica" nell'oceano
delle esistenze umane, ma e' ormai parte integrante della nostra vita e si avvia
ad esserlo sempre di più, la Psicologia commetterebbe un grave errore
sottovalutando l'impatto del mondo web sulla vita umana, e viceversa. Da questa
idea e dal lavoro che il gruppo di ricerca in e-Psychology del Dipartimento
di Psicologia dell'Università di Parma svolge da alcuni anni sul tema
"Psicologia ed Internet", nasce Octoberwebfest.
PARENTS FAVOR COUNSELING OVER MEDS FOR KIDS’ ANXIETY
New research suggests that parents would rather send their children to counseling
than give them medication for social anxiety disorder, a preference that has
also been noted for childhood depression and attention-deficit disorder therapy.
Parents “may be particularly concerned about medication side effects,”
say Denise Chavira, Ph.D., of the University of California, San Diego and colleagues.
The study in the Journal of Developmental and Behavioral Pediatrics also concludes
that white parents are more accepting of both medication and counseling than
Latino or black parents.
Chavira and colleagues collected 190 parents’ opinions on social anxiety
disorder treatment, along with information about their children’s levels
of social anxiety and previous mental health therapy.
Contrary to what the researchers expected, parents of children suffering with
social anxiety disorder did not have significantly different treatment preferences
or attitudes about social anxiety compared with those who did not have children
with the disorder.
Music of any kind usually improves mood of college students
College students usually find themselves in a better mood after listening to
music, regardless of whether it is rock or classical, according to a Penn State
study.
"Not only did our sample of students report more positive emotions after
listening to music, but their already positive emotions were intensified by
listening to music," says Dr. Valerie N. Stratton, associate professor
of psychology at Penn State's Altoona Campus.
Each of the positive moods listed in the Penn State survey (i.e. optimistic,
joyful, friendly, relaxed and calm) showed an increase after periods of listening
to music. At the same time, each of the negative moods (e.g. pessimistic, sad)
showed a decrease, the one exception being fearful, which stayed the same.
"Every positive mood except loving rose in intensity after episodes of
listening to music," notes Dr. Annette H. Zalanowski, associate professor
of music at Penn State's Altoona Campus. "Meanwhile, most of the negative
moods showed a drop in frequency, except sad, hateful and aggressive, which
either stayed the same or increased slightly."
Most students listened to music while doing something else, the most common
activities being studying, driving, dressing and socializing, she adds.
Stratton and Zalanowski are authors of the paper, "Daily Music Listening
Habits in College Students: Related Moods and Activities," published recently
in the journal Psychology and Education/An Interdisciplinary Journal. The Penn
State researchers used two samples of college students totaling 47, including
25 music majors.