PSICONLINE NEWS n.173 - 16.11.2003
- La fortuna di essere pessimisti
- Cervello: scoperte le aree dell'innamoramento
- I videogames in ufficio aumentano la produttività
- Vulvodinia, spesso è spia di un disagio psicologico
- Etica della sofferenza: per due giorni a Roma medicina e scienze dell'uomo a confronto
- Bullied children at risk of depression, antisocial behavior
- ‘TYPE A’ PARENTS MAY BE CREATING HOSTILITY IN CHILDREN
La fortuna di essere
pessimisti
Pessimisti di tutto il mondo unitevi! Dopo anni di critiche da parte dei sostenitori
del pensiero positivo ad oltranza, è arrivato il momento di uscire allo
scoperto e dichiarare orgogliosi la vostra "diversità".
Vi sostiene Paola Locci, medico psicoterapeuta, che in difesa di coloro "che
vedono tutto nero" ha pubblicato il breve saggio "Elogio del pessimismo"
(Franco Angeli Editore).
Cervello: scoperte le aree dell'innamoramento
Il segreto dell'innamoramento e' nascosto in due aree del cervello. Quando arriva
l'amore, infatti, 'accende' non solo gli occhi e il cuore, ma anche due zone
cerebrali collegate all'energia e all'euforia. Una scoperta tutta americana,
che conferma le sensazioni tipiche degli innamorati di tutto il mondo. Ma svela
anche che uomini e donne reagiscono in modo diverso. Secondo uno studio della
Rutgers University di New Brunswick (New Jersey), infatti, il cervello femminile
da' una risposta piu' romantica, mentre nell'uomo si attivano anche le zone
legate al desiderio sessuale. A svelare il segreto dell'innamoramento e le differenze
fra i due sessi e' stato lo scanner cerebrale di 17 giovani.
I videogames in ufficio aumentano la produttività
In una ricerca condotta dal Prof. Jeffrey Goldstein dell’University of
Utrecht, in Olanda, si sostiene che permettere l’uso di videogiochi nei
posti di lavoro non riduce la produttività degli impiegati, anzi pare
che una partita di Tetris, solitario o altri giochi, da tempo comunque già
installati dalle case produttrici nei comuni computer da ufficio, ma proibiti
da molte grandi aziende, possa aumentare la produttivita' e la soddisfazione
del lavoratore.
Vulvodinia, spesso è spia di un disagio psicologico
Il termine vulvodinia deriva da "vulva" e dalla parola greca "dinia"
che significa dolore. La patologia affligge molte donne e, secondo gli esperti,
il numero aumenterà con il miglioramento della sensibilità diagnostica
da parte dei medici che se ne occupano, ginecologi, dermatologi e urologi. La
diagnosi è ancora legata al ‘‘vecchio’’ esame
clinico, senza l’aiuto di strumenti moderni, ed è soprattutto una
diagnosi basata sull’attenzione che il medico deve porre nel ricostruire
la storia clinica del paziente. Una serie di condizioni, come tensione, paura,
o eccesso di emotività, hanno portato molti medici a pensare che il disturbo
abbia una connotazione prevalentemente di tipo psicologico.
Etica della sofferenza: per due giorni a Roma medicina e scienze dell'uomo
a confronto
Etica della sofferenza: questo il titolo del convegno organizzato dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Roma e che per due giorni vedrà alternarsi sul
podio dei relatori clinici, bioeticisti, psicologi e filosofi, che si confronteranno
sulle forme con cui la sofferenza dell'uomo si manifesta nella società
contemporanea e sui modi con cui è possibile proporre un rimedio.
Non esistono studi epidemiologici che diamo conto della sofferenza. La scienza
medica si è concentrata sul dolore e sulla lotta alle afflizioni del
corpo ma sembra non riuscire ad affrontare, da sola, la questione della sofferenza.
Il disagio concettuale emerge addirittura a partire dalla difficoltà
di riuscire a quantificare la sofferenza.
Bullied children at risk of depression, antisocial behavior
Young children who are bullied at school show signs of antisocial and depressive
behavior as a result, according to a new study.
Many kindergarten students find themselves verbally and physically abused by
their playground peers, but by the time they reach first grade, an increasing
amount of the harassment centers on a smaller group of perpetual victims, say
James Snyder, Ph.D., of Wichita State University and colleagues. The research
appears in the journal Child Development.
"Some children experienced harassment with great regularity. Other children
appeared to respond effectively to aggression by peers such that harassment
experiences became increasingly intermittent," Snyder said.
More research is needed "to understand how some children learn to effectively
cope with or avoid repeated victimization while others do not," he adds.
‘TYPE A’ PARENTS MAY BE CREATING HOSTILITY IN CHILDREN
Not all “Type A” families are alike, but unhappy ones with Type
A children are more likely to produce kids who grow up to be hostile, says a
long-term study of 1,004 children in Finland.
Psychologists Liisa Keltikangas-Järvinen and Kati Heinonen of the University
of Helsinki first studied the children when they were 6, 9 and 12 years old,
and again 15 years later, looking for signs of hostility and its origins.
Type A personalities display extreme ambition, competitiveness, impatience,
and a sense of time pressure.
Taking a family-oriented perspective, which measured how parents felt about
their marriage and their careers, appeared to be just as important as the child’s
individual risk factors when the researchers were determining a child’s
propensity for hostility, Keltikangas-Jarvinen says.
Their study appears in the November-December issue of the journal Child Development.