PSICONLINE NEWS n.198 - 20.6.2004
- Il Deficit di Attenzione colpisce il 4% dei bambini
- Sanita': 'Ignoranza Informatica' costa 850 mln di euro l'anno
- Anziani e sesso: niente pillola "a comando"
- L'amore annula il senso critico verso il partner
- Early Intervention Lessens Impact Of Autism
- STUDY SHOWS HOW BODY DISSATISFACTION CAN LEAD TO EATING DISORDERS
Il Deficit di Attenzione colpisce il 4% dei bambini
Si chiama Adhd, cioe' Disturbo da deficit di attenzione e iperattivita',
e colpisce circa il 4% dei bambini in eta' scolare. Si manifesta come incapacita'
a prestare attenzione alle attivita' svolte e in un'iperattivita' afinalistica.
Se ne e' discusso, oggi a Milano, all'incontro che l'Associazione Italiana
Famiglie Adhd ha promosso per focalizzare l'attenzione su un disturbo che
e' ancora poco conosciuto.
''I bambini colpiti da Adhd appaiono spesso come bambini impulsivi, prevaricatori,
disattenti - ha spiegato Raffaele D'Errico, presidente di Aifa - e spesso
questi comportamenti vengono erroneamente attribuiti, dagli insegnanti e
dalle altre persone, a un'incapacita' dei genitori del bambino a svolgere
il loro ruolo. Si riporta tutto al fattore educazione''.
Secondo il dottor Paolo Curatolo, dell'universita' Tor Vergata di Roma, in
Italia il problema non e' riconosciuto come tale, anche per il persistere
''di una disinformazione che si basa su quattro pregiudizi: il disturbo non
esiste; l' iperattivita' e' solo conseguenza della giovane eta'; la colpa
e' dell'educazione ricevuta; il disturbo e' raro''.
Sanita': 'Ignoranza Informatica' costa 850 mln di euro l'anno
L'ignoranza informatica in sanita' costa 850 milioni di euro l'anno, una
cifra superiore alla spesa informatica dell'intero settore. Soldi sprecati
per il tempo perduto dal personale sanitario (pubblico e privato) su
tutto il territorio nazionale. Oltre un quarto degli addetti e' infatti
impreparato all'uso delle tecnologie di base. Due miliardi, pero', potrebbero
facilmente essere recuperati grazie a corsi di formazione. Sono i dati
di una ricerca condotta dall'Associazione italiana per l'informatica
e il calcolo automatico, e dall'Area sistemi informativi di Sda-Bocconi
e presentata oggi all'ateneo milanese nel corso di un convegno dedicato
al tema.
Anziani e sesso:
niente pillola "a comando"
Basta amore "a comando", gli uomini vogliono poter curare i propri
disturbi sessuali senza essere costretti a collegare il trattamento al
momento dell'incontro d'amore. E' quanto emerge da uno studio condotto
su 4.000 pazienti (età 18-65 anni) in 14 nazioni europee, e premiato
all'ultimo Congresso Europeo di Urologia a Vienna. Tra i coordinatori,
Vincenzo Mirone ordinario di Urologia all'Università Federico II
di Napoli. Chi soffre di disfunzione erettile fino a poco fa infatti ricorreva
a pillole solo in caso di rapporti programmati. Ora il 42% di loro richiede
una terapia continuativa per ritrovare una normale sessualità di
coppia, ed essere libero di avere rapporti in qualunque giorno.
Affermano Vincenzo Mirone e Edoardo Austoni, presidente della Società Italiana
di Andrologia e Ordinario di Urologia all'Università degli Studi
di Milano: "I risultati di questo studio parlano chiaro: la terapia
continuativa è la nuova frontiera nel trattamento della disfunzione
erettile. In questo senso un farmaco come il Cialis risulta efficace per
un arco di tempo di circa nove volte superiore agli altri farmaci contro
questa disfunzione".
L'amore annula il senso critico verso il partner
Degli scienziati hanno dimostrato che c’è del vero nel vecchio
adagio che dice: “L'amore è cieco”. Sentirsi innamorati
porta alla soppressione dell’attività di un’area del
cervello che controlla il senso critico e che elaborano giudizi negativi
e critiche. In altre parole, è come se il cervello si annebbiasse
e l'oggetto del desiderio diventa una persona, con il proprio carattere
e personalità, piena di pregi e senza difetti.
Lo studio, condotto presso l'University College di Londra, è stato
pubblicato sulla rivista scientifica NeuroImage.
Non è solo però l’amore per il compagno o la compagna
ad avere questi effetti, ma anche quello provato verso i figli.
Early Intervention Lessens Impact Of Autism
Contrary to popular fears that half of autistic children will never speak,
new findings by the University of Michigan show just 14 percent of autistic
children are unable to talk by age 9 and 40 percent can speak fluently.
Early intervention leads to better treatment, said Catherine Lord, director
of the U-M Autism and Communication Disorders Center. The center has been
conducting a sweeping longitudinal study of children with autistic spectrum
disorders (ASD) that started when participants were age 2 and followed
them over many years with most of that subject group now in their teens.
The number of children diagnosed with the disorder has increased tenfold
over the past decade.
Lord, a nationally known pioneer in autism research, played a key role
in learning how to properly diagnose 2-year-olds a decade ago and is making
new gains diagnosing young children at the U-M center. She is confident
the University's research will make it routine to diagnose autism for children
just 18 months old and sometimes even younger.
STUDY SHOWS HOW BODY DISSATISFACTION CAN LEAD TO EATING DISORDERS
Just being unhappy with their bodies is not enough to lead most women into
eating disorders – it takes additional factors, according to a
new study.
Women are more likely to have eating disorders when their body dissatisfaction
is accompanied by other issues – most importantly, a tendency to
obsessively examine their bodies and think about how they appear to others.
The results of the study help clarify a long-running issue that has complicated
the problem of identifying women at risk for eating disorders: while studies
have shown body dissatisfaction is strongly related to the development
of eating disorders, there are many women who express dissatisfaction with
their bodies but who don’t have symptoms of disordered eating.