PSICONLINE NEWS n.199 - 27.6.2004
- Quell'illusoria invulnerabilità che hanno gli adolescenti
- I "brutti pensieri" causati dai farmaci
- Pc, i genitori lo preferiscono al cellulare per i propri figli
- Helping employees cope with aggressive customers
- Brain Development And Puberty May Be Key Factors In Learning Disorders
Quell'illusoria
invulnerabilità che
hanno gli adolescenti
Provocare un incidente mentre si è alla guida di uno scooter o di in
motorino non è un evento casuale. La nostra ricerca condotta nel 2002
("Le Ali di Icaro, Bollati Boringhieri") in cinque ospedali di Roma,
intervistando 200 ragazzi coinvolti in gravi incidenti, con colloqui approfonditi,
ha portato ad importanti informazioni. Confrontando i ragazzi protagonisti
di un solo incidente con quelli che ne hanno provocati 3 o 4 (più della
metà del campione) è emerso che i plurincidentati hanno anche
una vita relazionale difficile, in famiglia, a scuola, con l'altro sesso e
hanno subito eventi dolorosi.
Sotto questa luce è possibile capire che un incidente non è una
fatalità: esiste una correlazione tra l'avere ripetuti infortuni e un'esistenza
problematica. Dare la colpa al destino spesso è un modo per non assumersi
responsabilità sia da parte dei ragazzi, sia dei genitori, sia delle
autorità. Per questi adolescenti gli incidenti ripetuti sono una forma
inconscia di autolesionismo; tuttavia il fenomeno è sottovalutato. Ho
incontrato una ragazza che ha avuto 18 incidenti e altrettante fratture, ma
nessuno si era posto il problema sotto questo punto di vista.
I "brutti pensieri" causati
dai farmaci
Nelle scorse settimane le autorità sanitarie americane, canadesi e inglesi
hanno messo in guardia prescrittori e assuntori di farmaci antidepressivi serotonergici,
in particolare per quanto riguarda il loro uso nei giovani con meno di 18 anni
di età.
La decisione della Fda, l'ente governativo Usa di controllo sui farmaci, è la
più cauta. Da un lato ha chiesto alla Columbia University di riesaminare
i 25 studi su questi farmaci, al tempo stesso ha deciso di scrivere sul foglietto
delle istruzioni "non è stato provato che causino un incremento
del rischio di suicidio". La qual cosa ha suscitato critiche e ilarità di
un movimento d'opinione che da anni segnala alle autorità statunitensi
il rischio che, in alcuni soggetti, l'inizio della terapia con serotonergici
possa aumentare pensieri suicidi.
Pc, i genitori lo preferiscono al cellulare per i propri figli
Il personal computer e' 'meglio' del cellulare ed e' piu' adatto a favorire
il dialogo fra generazioni. E' questo il risultato piu' importante emerso
dalla ricerca 'Essere genitori nell'era tecnologica', condotta da Eurisko,
per conto di Intel, su oltre 500 tra padri e madri di ragazzi milanesi e
romani. La ricerca ha evidenziato quattro diverse tipologie di genitori,
classificate sulla base dell'alfabetizzazione informatica e sul loro atteggiamento
nei confronti della tecnologia. Sono cosi' emersi quelli entusiasti (19%),
gli aspirazionali (41%), gli scettici (16%) e i resistenti (24%). E' soprattutto
il grado di istruzione che sembra fare una certa differenza nell'atteggiamento
dei genitori rispetto all'uso della tecnologia in famiglia. Sono infatti
i laureati e, in minor misura, i diplomati di scuola superiore ad ingrossare
le fila degli 'entusiasti' e degli 'aspirazionali'.
Helping employees cope with aggressive customers
Clerks in box stores, supermarkets and motels -- as well as waitresses, secretaries
and flight attendants -- know in their hearts that the customer is NOT always
right, despite what the boss might say. When exposed to pushy or irritable
customers, employees in high-stress jobs need the assurance of an emotional
safety net, according to a Penn State researcher.
High-stress jobs with low pay and low status take both a high emotional and
physical toll on employees, says Dr. Alicia A. Grandey, assistant professor
of industrial-organizational psychology. What exacerbates the stress for employees
is the feeling that they have nowhere to go; they simply have to take it --
or else.
"Ultimately, this state of affairs costs the employer in the form of reduced
efficiency, worker burnout and absenteeism," she adds. "It a no-win
situation for everybody, including the customer."
Grandey is lead author of the paper, "The Customer Is Not Always Right:
Customer Aggression And Emotion Regulation Of Service Employees," which
appeared recently in the Journal of Organizational Behavior. Her co-authors
are David N. Dickter, of PSI Inc. in California, and Hock-Peng Sin, graduate
student, industrial-organizational psychology, Penn State.
Brain Development And Puberty May Be Key Factors In Learning Disorders
A Northwestern University study is the first to suggest that delayed brain
development and its interaction with puberty may be key factors contributing
to language-based learning disabilities such as dyslexia. The article will
appear in the online edition of the Proceedings of the National Academy of
Sciences (PNAS) the week of June 21.
In "Learning Problems, Delayed Development and Puberty," co-authors
Beverly A. Wright and Steven G. Zecker provide a new and overarching developmental
hypothesis that could change the way that these disabilities, that affect one
out of 12 children with normal intelligence, are studied, understood and treated.
The authors are associate professors of communication sciences and disorders
at Northwestern.
"Approaching learning disabilities from the perspective of brain development
could potentially unite many seemingly disparate deficits observed in adults
with learning problems -- from evidence that their white brain matter is abnormally
distributed to findings that they have difficulty distinguishing and manipulating
language sounds," said Wright.