PSICONLINE NEWS n.201 - 18.7.2004
- Dichiarazione d’impegno contro l’Aids da parte dei leader religiosi
- Poca Tv da bambini se si vuole rimanere sani da grandi
- Contraccettivi classici e new entry
- L'informatica contro il mal di testa
- Babies get hands-on with language
- Women who succeed in male-dominated careers are often seen negatively, suggests study
Dichiarazione
d’impegno contro l’Aids
da parte dei leader religiosi
I leader religiosi che hanno partecipato al XV Congresso internazionale sull’Aids,
dopo la conclusione dei lavori hanno pubblicato una “dichiarazione d’impegno” in
cui affermano che la risposta alla pandemia è ancora inadeguata.
Nella dichiarazione, i leader di quattro religioni del mondo – buddismo,
cristianesimo, islam ed ebraismo – dichiarano che non si fermeranno fino
a quando non si realizzerà la promessa che tutti abbiano accesso a cure
e medicinali – “accesso per tutti” - e la speranza di un
mondo senza Hiv/Aids. “Accesso per tutti” è stato il tema
del Congresso internazionale, svoltosi tra l’11 e il 16 luglio a Bangkok.
Di seguito riportiamo il testo integrale della dichiarazione rilasciata dai
leader religiosi:
Il tragico tributo dell’Hiv/Aids, così come la continua e rapida
diffusione nella maggior parte del mondo, rende urgente l’appello per
un nuovo impegno dei credenti verso l’obiettivo dell’“accesso
per tutti”.
La crisi dell’Hiv/Aids ci ha riunito insieme perché tutti conviviamo
con questa malattia. È necessario che le diverse comunità religiose
condividano conoscenze ed esperienze in modo che i nostri sforzi diventino
sempre più efficaci e completi. Cercheremo di avviare una nuova cultura
della cooperazione interreligiosa, rispettando l'unicità delle nostre
tradizioni ma puntando ai valori che condividiamo - la dignità della
persona e i diritti umani.
Poca Tv da bambini se si vuole rimanere sani da grandi
Avviso per i genitori premurosi: "Se avete a cuore la salute futura dei
vostri figli non permettetegli lunghe sessioni davanti alla televisione. Il
rischio è che da adulti diventino obesi, fumatori e con il colesterolo
alto". Parola dei ricercatori neozelandesi dell'università di Otango
che suggeriscono: "I genitori diano il buon esempio e spengano la Tv.
Ne beneficieranno in salute anche loro". La ricerca, pubblicata sulla
rivista 'Lancet', è stata condotta su 1.000 bambini, nati tra il 1972
e il 1973, e osservati periodicamente tra i tre e i 26 anni.
Contraccettivi classici e new entry
È in arrivo il profilattico femminile: una resistente guaina di poliuretano
che si inserisce nella vagina prima di un rapporto sessuale, proteggendo sia
dalla gravidanza che dalle malattie a trasmissione sessuale.
Il 20% delle donne italiane continua comunque a preferire la pillola. Ma si
stanno diffondendo anche il cerotto e l'anello vaginale. Due prodotti che funzionano
esattamente come la pillola, rilasciando cioè ormoni che inibiscono
l'ovulazione. Però si applicano in modo diverso ed evitano il processo
di digestione e il passaggio attraverso il fegato .
Il cerotto, sul mercato si trova l'Evra, si applica sulla pelle (mai sul seno)
per 3 settimane consecutive, seguite da una settimana d'intervallo. Gli effetti
indesiderati più comuni dell'Evra sono quelli della pillola. Si segnalano
tra l'altro sintomi mammari, cefalea, reazioni al sito d'applicazione del cerotto
e nausea.
L'informatica contro il mal di testa
Il mal di testa è un sintomo molto complesso. Per arrivare alla definizione
esatta del tipo di mal di testa di cui soffre un paziente occorrerebbe considerare
una serie molto lunga di variabili, la cui presenza può portare alla
diagnosi precisa. Lo strumento informatico può essere quello più idoneo
per i medici per destreggiarsi di fronte ad una patologia così difficile
da approcciare.
Sabato 26 giugno, ad Avellino, il congresso dell’Anircef, l’Associazione
Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee, si è occupato del
ruolo che internet e l’informatica possono svolgere per consentire tutti
i medici di usare gli stessi criteri.
La classificazione dell'International Headache Society ha individuato ben 150
tipi di mal di testa, per i quali non esistono marcatori biochimici o di neuroimaging
utilizzabili su larga scala: nessuno specifico parametro sanguigno, nessuna
...
Babies get hands-on with language
BABIES exposed to sign language babble with their hands, even if they are not
deaf. The finding supports the idea that human infants have an innate sensitivity
to the rhythm of language and engage it however they can, the researchers
who made the discovery claim. Everyone accepts that babies babble as a way
to acquire language, but researchers are polarised about its role. One camp
says that children learn to adjust the opening and closing of their mouths
to make vowels and consonants by mimicking adults, but the sounds are initially
without meaning. The other side argues that babbling is more than just random
noise-making.
Much of it, they contend, consists of phonetic-syllabic units - the rudimentary
forms of language. Laura-Ann Petitto at Dartmouth College in Hanover, New Hampshire,
a leader in this camp, has argued that deaf babies who are exposed to sign
language learn to babble using their hands the way hearing babies do with their
mouths. Petitto believes that the hand-babbling is functionally identical to
verbal babbling- only the input is different. But critics counter that deaf
children cannot be directly compared with their hearing counterparts.
Women who succeed in male-dominated careers are often seen negatively, suggests
study
Women in traditionally male-dominated fields, such as engineering and finance,
face a difficult hurdle, according to a new study published in the Journal
of Applied Psychology (Vol. 89, No. 3): If they succeed, their co-workers,
both male and female, may unfairly see them as unsociable and difficult to
work with.
However, women who excel in careers seen as stereotypically female, such as
employee-assistance managers and educators, do not face similar censure, says
study co-author Madeline Heilman, PhD, professor of psychology at New York
University.
"Success is OK for a woman if it's in an area that is not [seen as] off
limits to them," Heilman notes. "What we are seeing is a reaction to
their violation of stereotyped norms."