Ruolo del glutammato e della glicina nella psicosi
Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Biological Psychiatry, ha messo in evidenza elevati livelli di glutammato e di glicina nei giovani che sperimentano per la prima volta un episodio psicotico.
Si pensa che l'attività attività cerebrale anomala riscontrabile nelle psicosi (quali: schizofrenia e disturbo bipolare) derivi, in parte, da una alterazione del funzionamento del recettore NMDA, un mediatore vitale della segnalazione cerebrale, coinvolto nell'apprendimento e nella memoria, che viene attivato da sostanze chimiche, quali il glutammato e la glicina.
Lo studio, che fornisce per la prima volta una misurazione dei livelli di glicina nei pazienti con psicosi, potrebbe essere potenzialmente molto utile per lo sviluppo di trattamenti futuri volti a ripristinare la funzionalità dei recettori NMDA.
Anni addietro, la rilevazione accurata della glicina nel cervello umano era estremamente complicata a causa dell’utilizzo di tecniche convenzionali, che prevedevano la sovrapposizione di un segnale che interferiva con la misurazione della glicina.
In questo nuovo studio, i ricercatori hanno applicato una tecnica di imaging cerebrale innovativa, conosciuta come MRS (Spettroscopia a Risonanza Magnetica), la quale ha permesso di eliminare il segnale interferente e rilevare il segnale glicinico nascosto.
Gli studiosi hanno osservato che i livelli di glicina erano più elevati in 46 pazienti che avevano esperito un episodio psicotico, rispetto al campione composto da 50 partecipanti sani.
Il Dottor Dost Öngür della Harvard Medical School, pioniere della ricerca, ha affermato che i risultati dello studio suggeriscono che le anomalie dei livelli di glicina potrebbero giocare un ruolo importante nella prima fase dei disturbi psicotici.
Oltre, a livelli alterati di glicina, nei pazienti psicotici è stato riscontrato anche un incremento dei livelli di glutammato, risultato concorde con quelli emersi in altri studi, in cui era stato evidenziato un aumento del livello di glutammato nei soggetti che, per la prima volta, sperimentavano un episodio psicotico.
La grande quantità di glutammato e di glicina suggerisce che il recettore MNDA riceve una stimolazione anormale quando si parla di disturbi della sfera psicotica.
L’incremento dei livelli di glicina, tuttavia, era esattamente l’opposto di ciò che i ricercatori si aspettavano di trovare: inizialmente, infatti, avevano provato ad aumentare il livello di glicina nei pazienti, allo scopo di compensare il mal funzionamento dei recettori NMDA.
I nuovi risultati hanno rivelato che livelli maggiori di questa sostanza chimica all’inizio del disturbo potrebbero aiutare a chiarire perché l’aver voluto incrementare la quantità di glicina non abbia portato al risultato sperato.
Tratto da PsichCentral
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Claudia Olivieri)
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