Schizofrenia: il nome è adeguato o andrebbe modificato?
Il termine schizofrenia dovrebbe essere abolito perché generico, perché non definisce con esattezza un disturbo che è complesso e perché stigmatizza la persona a cui viene diagnosticata fino a rovinargli la vita. Questa fu la richiesta di Richard Bentall, docente alla School of Psychological Sciences alla Manchester University, in occasione della giornata mondiale della malattia mentale dello scorso ottobre.
Il sasso lanciato da Bentall è stato raccolto dalla comunità scientifica internazionale la quale già da tempo discute sulla opportunità di trovare un termine più appropriato ad un insieme di manifestazioni cliniche e di comportamenti che indicano una grave compromissione dell’identità della persona, del rapporto con la realtà, della struttura dei suoi pensieri e delle sue emozioni. Ma è davvero solo un problema di semantica? Sulla questione è in corso un dibattito aperto sulle pagine del British Medical Journal.
Come è cambiata
al schizofrenia. Nell’ultimo secolo la comprensione di questo disturbo
è cresciuta grazie anche alle maggiori conoscenze circa il funzionamento
del cervello. Se agli inizi del secolo gli schizofrenici erano considerati genericamente
degli "alienati", oggi è opinione condivisa dalla maggior parte
degli esperti che la schizofrenia sia dovuta a un insieme di cause che, interagendo
tra loro,
Tratto da "Yahoo.it"
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