Se hai facoltà paranormali la spiegazione sta nel cervello
Un «groviglio di cavi», che collega aree diverse del cervello e crea «interferenze elettriche»: ecco che cosa ci sarebbe dietro il mistero dei sinesteti, gli individui con un dono speciale. Vivono esperienze sensoriali «paranormali». Stimolati dalla vista di numeri o lettere o dal sapore dei cibi, possono sentire odori o suoni inesistenti.
La scoperta si deve a Romke Rouw dell’Università di Amsterdam, che per la prima volta ha confrontato il cervello dei sinesteti con quello di un gruppo di soggetti normali, riscontrando nei primi l’eccesso di connessioni neurali tra le aree cerebrali dei sensi e una serie di collegamenti creati dagli assoni, le fibre che si diramano dal neurone, costituendo la materia bianca. Nota dal 1880 grazie a Francis Galton, cugino di Charles Darwin, che pubblicò su «Nature» le prime prove, la sinestesia - dal greco syn, «insieme», e aisthánestai, «percepire» - è un fenomeno sensoriale in cui, per ragioni rimaste finora quasi ignote, le barriere tra le modalità sensoriali sono assenti, determinando straordinarie interferenze tra i cinque sensi.
Tratto da "LaStampa.it" - prosegui nella lettura dell'articolo