Sindrome da fatica cronica
La ricerca mostra come i sottili cambiamenti che intervengono a livello ormonale nella attivazione del cosiddetto asse HPA (ipotalamo-ghiandola pituitaria-adrenalina) sarebbero direttamente implicati nella determinazione della suddetta sindrome; questo asse HPA, infatti, attraverso linterscambio degli ormoni relativi, svolgerebbe solitamente unazione stabilizzante durante gli stress fisiologici e psicologici cui lorganismo è maggiormente sottoposto in certi momenti.
Lazione di stabilizzazione parte dallipotalamo con la secrezione di un ormone che stimola la ghiandola pituitaria a secernere un secondo ormone, che a sua volta agisce sul sistema adrenalinico con conseguente liberazione di cortisolo.
Questo effetto a catena tuttavia viene interrotto in determinate condizioni e per svariate cause, e questa deficienza si manifesta anche nella sindrome da fatica cronica. Lo studio in questione, condotto su un campione di soggetti di entrambi i sessi di età compresa tra i 30 ed i 50 anni e diagnosticati come sofferenti di questa sindrome, ha rilevato come essi presentino significativamente durante i momenti di maggiore stress un più basso livello di uno degli ormoni (ACTH) appartenenti al circuito HPA.
Tratto da: Tired? Your Spark Plugs May Be Misfiring - HealthScout - December 04, 2002