Sindrome da stanchezza cronica
PSICONLINE® NEWS n. 86 - 18.11.2001
E' stata considerata in molti modi, da malattia invalidante ad invenzione superflua dei medici..Ma la sindrome da stanchezza cronica ("CFS" nella letteratura specialistica anglosassone - Chronic Fatigue Sindrome) sembra riscuotere sempre più l'attenzione di medici e psicologi, tanto che la stessa rivista della American Medical Association ha dedicato il mese scorso a questo disturbo un lungo articolo basato su studi condotti recentemente nell'ambito dei trattamenti terapeutici utilizzati finora in questo campo.Questa sindrome rappresenta un complesso sintomatico di tipo cronico che si manifesta con stanchezza, sonnolenza, sonno disturbato, irritabilità, riduzione della concentrazione ed attenzione associati ad algie dell'apparato muscolo-scheletrico.Le cause sono ancora sconosciute ma gli esperti considerano una gamma di possibili determinanti tra cui fattori ormonali, immunologico-virali e problematiche di natura psicologica. La dr.ssa Penny Whiting, dell'Università diYork (GB), ha analizzato i risultati ottenuti da un vasto campione di persone con diagnosi di CFS cui sono stati somministrati diversi tipi di trattamento, farmacologici e psicologici. Attualmente, infatti, i trattamenti utilizzati consistono essenzialmente in terapie comportamentali, terapie farmacologiche basate su somministrazione di antidepressivi e corticosteroidi e regimi dietetici particolari.
I trattamenti psicologici
utilizzati nella ricerca consistevano solitamente nell'applicazione quotidiana
a compiti specifici che miravano ad aumentare il livello di coinvolgimento dei
soggetti con l'obbiettivo di migliorare le loro prestazioni cognitive, oppure
venivano proposti approcci più direttamente psicoterapeutici di tipo
comportamentale, in cui i fattori centrali erano il rapporto col terapeuta e
la discussione di aspetti cognitivi e motivazionali collegati alla condizione
di malessere.
Dai risultati ottenuti
comparando le terapie sia farmacologiche che psicologiche è emerso che
alcuni trattamenti di questo secondo tipo possono fornire buoni risultati per
fronteggiare efficacemente la sindrome da stanchezza cronica.
(tratto da: "Chronic Fatigue Syndrome: What Works?" - Healthfacts - Oct.2001)