Nuovi studi per quanto
riguarda il disturbo borderline di personalità sono stati condotti recentemente
da un team di ricerca del Mount Sinai School of Medicine e del Bronx Veterans
Affairs Medical Center di New York guidato dal dr. Harold Koenigsberg. Lo studio
ha analizzato diverse dimensioni relative ad altrettante aree problematiche
della personalità borderline approfondendo l’aspetto patologico
centrale della instabilità affettiva e dei cambiamenti dell’umore
che si verificano solitamente in questa patologia.
Il disturbo borderline
di personalità rappresenta una patologia psichica di relativamente recente
definizione, essendo stato maggiormente studiato e approfondito nei suoi aspetti
psicodinamici soprattutto negli ultimi decenni; esso è caratterizzato
soprattutto dalla presenza di difese patologiche contro vissuti abbandonici
e frequenti passaggi all’atto sotto la spinta di una pulsionalità
difficilmente gestibile, che può assumere spesso connotati aggressivi
e mettere a serio rischio il soggetto stesso (comportamenti devianti, tossicomanie,
etc..).
Nello studio in questione
sono stati rilevati elevati punteggi tra i soggetti con diagnosi di personalità
borderline soprattutto in alcune aree cliniche, quali quelle relative all’ansia,
alla depressione ed ai sentimenti di rabbia e frustrazione che accompagnano
il vissuto abituale dei soggetti in questa condizione. Come risulta da tale
ricerca sono questi aspetti infatti ad essere maggiormente in evidenza ed a
presentare una grande variabilità di manifestazione nella patologia borderline,
mentre non è stata confermata in questo caso un’altra ipotesi di
partenza dello studio, cioè il fatto che i soggetti con personalità
borderline provino una maggiore intensità del vissuto affettivo in termini
di esperienza soggettiva.
Tratto da:” Affective
Instability in Borderline Personality Disorder” - Health Media Ltd –
May 02