Tanti stimoli in famiglia e poco stress e il cervello dei bambini si modifica
Corteccia cerebrale più spessa nelle aree che governano la capacità di apprendere. La ricerca sul rendimento degli studenti.
«Papà, dunque i ricchi sono più forti di tutti a questo mondo?» «Sì, Ilyusha, al mondo non c’è nessuno più forte di chi è ricco» (Fëdor Dostoevskij, «I fratelli Karamazov»). Proprio così, ragazzi che vengono da famiglie benestanti hanno rendimenti scolastici decisamente superiori rispetto a ragazzi con meno possibilità economiche o addirittura poveri.
A questo punto chi si occupa di educazione di giovani e politiche dell’istruzione - almeno negli Stati Uniti - vorrebbe sapere perché, con l’idea che saperne di più potrebbe anche aiutarci a trovare delle soluzioni.
L’ambiente modifica il cervello
Insomma, perché chi è ricco va meglio anche a scuola? Per anni nessuno è stato in grado di rispondere a questa domanda in modo convincente e abbastanza sofisticato. Ma qualcosa sta cambiando. Uno studio del Mit e dell’Harvard University dimostra che ci sono differenze strutturali fra il cervello di ragazzi che stanno bene rispetto a quello di chi viene da famiglie meno abbienti. Cosa vuol dire di preciso? Che le aree della corteccia cerebrale associate alle percezioni visive e quelle dove si accumulano le conoscenze sono meglio rappresentate e più sviluppate nei giovani delle famiglie benestanti. Che vivere in un ambiente familiare e sociale sfavorevole si potesse tradurre in risultati scolastici meno brillanti lo si sapeva già ma che lo si potesse apprezzare studiando il cervello nessuno fino a qualche tempo fa l’avrebbe potuto nemmeno sospettare.
Tratto da corriere.it - prosegui nella lettura dell'articolo
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