Ti senti offesa? Ecco sette modi per reagire con filosofia
Spesso capita di sentirsi ferite di fronte a una critica o a un'azione negativa nei nostri confronti. Ma la psicoterapeuta tedesca Bärbel Wardetzki in un suo saggio ci dice che restare offesi non è una reazione inevitabile, svelandoci anche sette modi per reagire agli affronti con filosofia e senza risentimenti.
Restare offesi e feriti di fronte a un’azione negativa o a una critica nei nostri confronti? Non è una reazione inevitabile, anzi. Provare sentimenti di umiliazione, rancore, indignazione, collera e disperazione davanti a un’offesa non è affatto scontato né automatico, al contrario deriva da una decisione che spetta solo a noi. Lo sostiene, nell’utile e illuminante saggio Pronto soccorso per l’anima offesa (Urra editore), la psicoterapeuta tedesca Bärbel Wardetzki, secondo cui “la scelta tra offendersi e trovare una soluzione costruttiva” dipende solo da noi. E non si tratta di una scelta immune da conseguenze, perché la soddisfazione “di annientare l’avversario, di vederlo al tappeto o di mortificarlo almeno quanto lui ha mortificato noi non risolve il problema di fondo né guarisce le ferite”; né ci libera “dallo shock, dal senso di impotenza, dal dolore del disprezzo, dell’umiliazione e della svalorizzazione di cui siamo stati vittime”.
Tratto da:repubblica.it - Prosegui nella lettura dell'articolo
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