Troppo computer? Occhio all’esaurimento da 'tecnostress'
Ritmi frenetici, molto lavoro e una buona dose di computer. Pochi ingredienti ed è subito tecnostress. Ansia, fatica mentale, perdita della concentrazione e insonnia sono i sintomi principali di questo disturbo teorizzato per la prima volta negli Stati Uniti e studiato in Italia dal giornalista Enzo Di Frenna.
Ebbene secondo l’indagine "Le professioni più tecnostressanti", condotta da Netdipendenza onlus (associazione no profit fondata da Di Frenna) in collaborazione con Assoexpo, Wireless e Pierre Communication, chi svolge un lavoro che lo tiene al videoterminale per troppe ore rischia di compromettere la propria salute.
Tutti concordi i medici interpellati sulla ricerca: il tecnostress provoca ipertensione e può avere effetti sul cuore.
"Computer, tv e telefonini non ci lasciano mai e ci mettono in uno stato di attesa continua – spiega il professor Luigi Chiariello, ordinario di cardiochirurgia dell’Università Tor Vergata di Roma – questo però genera ansia. E più lo stress cresce più aumentano i rischi che corre l’organismo, in particolare arterie e sistema cardiocircolatorio".
Trascorrere più di tredici ore al computer può favorire il tecnostress. La ricerca condotta da Di Frenna ha analizzato un campione di 200 professionisti impegnati in lavori legati alle nuove tecnologie.
Tratto da "kwsalute.it" - prosegui nella lettura dell'articolo
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!