Troppo connessi: adolescenti a rischio di depressione e ansia
Indagine inglese su 467 ragazzini: molti di loro vogliono dare subito una risposta ai messaggi o ai post che arrivano da amici e coetanei e hanno paura di non riuscirci
La connessione continua a Internet, per non perdersi nulla di ciò che accade sui social media, può generare ansia e depressione nei giovani, soprattutto se sono ragazzi sensibili, che danno peso alle parole e ai giudizi altrui e se continuano a chattare e controllare Facebook e Twitter anche prima di andare a dormire. A sostenerlo è un’indagine condotta da Heather Cleland Woods e Holly Scott, due studiose dell’Università di Glasgow, e presentata nei giorni scorsi alla conferenza annuale della Società britannica di Psicologia, che si è tenuta a Manchester. Le ricercatrici scozzesi hanno intervistato 467 adolescenti, chiedendo loro quanto adoperano complessivamente e nelle ore notturne i social media e soprattutto in che stato mentale si sentono quando sono connessi.
E hanno scoperto che molti avvertono una forte pressione perché devono dare subito una risposta ai messaggi o ai post che arrivano da amici e coetanei e hanno paura di non riuscirci.
Smartphone a letto
Il problema riguarda soprattutto la sera e la notte, perché i ragazzi vanno a letto più tardi, persi nel gorgo di testi da ricevere, condividere e commentare e poi non riescono a riposare completamente, visto che nella loro mente aleggiano ancora i messaggi, le risposte e le reazioni. A quante madri italiane è capitato di vedere i figli adolescenti sdraiati a letto, con le luci del display dello smartphone che si accendevano e si spegnevano sotto il piumino. Un’immagine comune anche in Gran Bretagna, che ha spinto le esperti scozzesi a promuovere la loro indagine.
Tratto da Corriere Salute - prosegui nella lettura dell'articolo
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