Una psicoterapia per gli immigrati
Lilli ha lasciato i suoi figli in Ucraina per fare la badante. Ha spesso crisi di pianto che non riesce a controllare. Karim, marocchino, non accetta che sua moglie faccia la colf. È diventato impotente. Irma accudisce una neonata, ma non vede da tre anni suo figlio, lasciato in Ecuador. Soffre di gastriti. Bedel ha perso il lavoro, ma non lo vuole dire alla famiglia rimasta in Togo. Ha frequenti crisi di ansia. Sono molti gli stranieri colpiti da manifestazioni fisiche di disagio dovute allo stress dell'emigrazione.
Lontano dalle loro origini, hanno difficoltà ad ambientarsi in Italia. Secondo una ricerca dell'Ospedale San Gallicano, al secondo posto fra le malattie degli immigrati ci sono una serie di patologie dovute alle difficoltà di ambientamento (stati morbosi mal definiti: 16%), mentre i disturbi psichici o malesseri con sintomi depressivi sono il 4% . Sempre più esperti si dedicano allo studio della psichiatria transculturale, la psichiatria che analizza l'incontro fra culture e tradizioni diverse.
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