Uno specchio nella mente
Quale meccanismo sottende alla comprensione non solo delle azioni degli altri, ma anche dei loro intenti? Un raffinato studio basato sulle neuroimmagini ha permesso di comprendere di più i processi cerebrali che ci permettono di interpretare i comportamenti altrui. Ne parla la rivista PLOS Biology.
Uno studio di neuroimmagine, descritto su PLOS Biology, analizza il comportamento delle cellule specchio dimostrando come esistano specifiche catene neuronali che si attivano per la comprensione delle intenzioni che sono dietro le azioni degli altri.
Grazie alle tecnologie odierne è possibile osservare il cervello in azione, o meglio registrare quali aree e percorsi neurali si attivano a seconda delle diverse percezioni o azioni in cui il soggetto viene coinvolto. Da questi studi si è giunti ad identificare una categoria particolare di cellule, chiamate “cellule specchio”, perché si attivano non solamente quando un individuo compie un’azione, ma anche quando vede la stessa azione compiuta da un altro.
L’attività delle cellule
specchio può essere attivata dalla visione dell’azione compiuta
da un altro individuo, come anche da un’immagine statica o persino dal
suono collegato all’azione. Le cellule specchio svolgono un ruolo molto
importante nella comprensione dei comportamenti altrui, fornendoci le basi per
poter interagire con gli altri.
Tratto da Yahoo!
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