Videogame violenti: piace il gioco non il pulp
Non è un malcelato desiderio di compiere una carneficina quello che sta alla base della passione per i videogiochi spara-spara, bensì il sano piacere della sfida che il videogame comporta. A raggiungere questa conclusione, in uno studio pubblicato sulla rivista Personality and Social Psychology Bulletin, svolto in collaborazione dall’Università di Rochester e da Immersyve Inc., società che monitora i gusti dei videogiocatori.
“Per la stragrande maggioranza dei giocatori, anche quelli che apprezzano i giochi violenti e ci giocano volentieri, la violenza non è un plus”, spiega Andrew Przybylski, che ha guidato lo studio. “Il contenuto violento è preferito solo da un piccolo sotto-gruppo di persone che solitamente riferiscono di essere più aggressive”, aggiunge Przybylski, ma persino loro non dichiarano di provare maggiore soddisfazione nel gioco con l’aumentare del sangue e della violenza. Attraverso due sondaggi online (cui hanno risposto 2600 giocatori abituali, quasi il 90 per cento dei quali maschi tra i 18 e i 39 anni) e quattro studi sperimentali, i ricercatori sono stati in grado di dimostrare che le persone restano incollate a giocare soprattutto per il senso di sfida e di autonomia che sperimentano durante il gioco.
Tratto da " Panorama.it" - prosegui nella lettura dell' articolo