Generare processi inclusivi: ipotesi di lavoro. La 2a Fase del progetto Educreando
Per promuovere una nuova mentalità di un
docente capace di generare processi inclusivi
attraverso la valorizzazione di processi intersoggettivi
(Isabel Manzione, Annamaria Improta & coll.)
Nel post precedente1 avevamo concluso proponendo “una formazione relazionale specifica, attenta a valorizzare le narrazioni del docente, per acquisire consapevolezza del proprio percorso emozionale, attraverso una ridefinizione degli aspetti emotivi nella relazione educativa”.
In questa prospettiva è evidente la possibilità di intervento per gli psicologi a scuola, in quanto professionisti degli aspetti emozionali e relazionali.
Partendo da questo presupposto in un secondo tempo i gruppi di ricerca formati hanno confrontato le loro esperienze individuando le costanti educative comuni che hanno permesso di realizzare una collaborazione scientifica e sul campo.
In questa fase nasce il gruppo di lavoro con i docenti all’interno del quale si discute e si individuano le modalità di lavoro per promuovere possibilità di sviluppo di bambini e adolescenti in entrambe le realtà, quella argentina e quella italiana, scegliendo di anno in anno i problemi comuni emergenti su cui appare necessario lavorare.
Costante comune del lavoro di tutti è la creazione di condizioni e rapporti adeguati alla cura della vita, per far crescere, rafforzando, lo sviluppo delle funzioni psico-sociali che permettono il confronto diretto con serenità e gioia. Stiamo costruendo un "percorso per poter guardare e agire", cercando di sradicare i pregiudizi tanto nelle interazioni quanto quelle surrettiziamente introdotte nei campi disciplinari che distorcono la competenza relazionale dei soggetti. Privilegiamo le voci degli studenti in modo che gli insegnanti costituiscano il “docente interprete” aperto alla meraviglia e alla sorpresa, che possono produrre anche rotture epistemologiche.
Un aspetto comune alla realtà sociale di entrambi i paesi è che talvolta possono essere presenti aspettative e aspirazioni diverse tra gli studenti, che possono essere portatori di valori altri: presenza di legalità parallele, squalifica di una sana autorità, esigenze non riconosciute, danni senza riparazioni, dissociazione tra ciò che si dice e ciò che si fa. Con la nostra proposta cerchiamo una via d'uscita da questi scenari e tendiamo verso opportunità di crescita dello spazio vitale dei soggetti e dei gruppi attraverso le relazioni positive alternative.
La tematica condivisa individuata sulla quale hanno lavorato i due gruppi di lavoro è quindi stata un intervento di prevenzione primaria e secondaria per contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo, finalizzata anche a promuovere una cultura di sicurezza in rete, coerentemente con le iniziative del Progetto del MIUR Generazioni connesse.
Nel post successivo verrà presentata la fase di implementazione e realizzazione
Bibliografia:
- Improta, A. & Improta, A. (2014). Dimmi come mangi e ti dirò chi sei.Il cibo come momento di convivialità tra cultura di appartenenza e cultura locale. Nell’ambito del PROGETTO TANOS: MEMORIA DI MIGRAZIONI TRA FEDE E TRADIZIONI. Serie di conferenze in America Latina.
- Improta, A. (2015). La gestione di un modello educativo inclusivo fra le nazioni: si vive di rapporti, si cresce con le interazioni. In blog “Psicologi a scuola” su www.psiconline.it. 09 Novembre 2015.
- Improta, A. (2015). Si vive di rapporti, si cresce con le interazioni: la cultura e il mito come elementi di inclusione e convivenza civile . In blog “Psicologi a scuola” su www.psiconline.it. 02 Novembre 2015.
- Improta, A. (2017). Inclusione e disabilità. Corso di formazione in servizio per docenti nell’ambito del Piano Nazionale Formazione docenti. Rete Digital School: ambito 21. I.S.S. “Carlo Levi”. Portici.
- Improta, A., I., Mansione, I., Raschia, C., Salzano, A. M., Zuntini, Gladys, G., Carballo, S., Colonna, I., Raiola, M.C. e collaboratori. (2017). “Educreando”. proyecto de extensión: un’esperienza di gemellaggio metodologico per favorire un apprendimento stimolante e significativo tra le scuole della provincia di Buenos Aires in Argentina, e le scuole della provincia di Napoli e Milano. Sezione “Buone Prassi” 11° Convegno Internazionale “La Qualità dell'integrazione scolastica e sociale”. Rimini.
- Improta, A., Mansione, I. I., Zuntini, L., Cardoso, H., Rasullo Gianelli, C. Colonna, I. e Raiola, M.C. (2015). Si vive di rapporti, si cresce con le interazioni. La gestione di un modello educativo inclusivo fra le nazioni – Report di un’esperienza di collaborazione e ipotesi progettuali. Convegno per la VI edizione della Settimana del benessere psicologico in Campania. Portici, 11/11/2015.
- Improta, A., Mansione, I. I., Zuntini, L., Cardoso, H., Rasullo Gianelli, C. Colonna, I. e Raiola, M.C. (2015). Si vive di rapporti, si cresce con le interazioni. La cultura e il mito come elementi di inclusione e convivenza civile. Sezione “Buone Prassi” 10° Convegno Internazionale “La Qualità dell'integrazione scolastica e sociale”, Rimini, 13-15 novembre 2015.
- Mansione, I & Coll. (2016). Caja de herramientas para la educación emocional. Buenos Aires: Noveduc
- Mansione, I., Improta, A, I., Raschia, C., Salzano, A. M., Zuntini, Gladys, G., Carballo, S., Colonna, I., Raiola, M.C. e collaboratori. (2017). Intersoggettivismo relazionale, ovvero, si vive nei rapporti e si cresce nelle interazioni: una ricerca metodologica tra le scuole della provincia di Buenos Aires in Argentina, e le scuole della provincia di Napoli e Milano. Sezione “Contributi scientifici” 11° Convegno Internazionale “La Qualità dell'integrazione scolastica e sociale”. Rimini.
- Mansione, I., Zuntini, L., Raschia, C., Gloria, G., Viola, M., Zac, D., Temelini, J. P. & Carballo, S. Talleres de educación emocional para una escuela inclusiva y fotalecedora del deseo de aprender. IUSAM: Buenos Aires.
- Ragone, R. (2014). Mission Tanos. Teggiano (SA).
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Note
1 Improta, A. (2018). Il progetto Educreando. Fase 1: il lavoro elaborativo. In blog Psicologi a scuola su www.psiconline.it. Post dell’29 ottobre 2018.
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