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Epigenetica ed ereditarietà del trauma

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L'epigenetica si riferisce allo studio di un fenomeno naturale e al fenomeno stesso. Più nel dettaglio è lo studio dei meccanismi che attivano e disattivano l'espressione dei nostri geni senza alterare la sequenza del DNA.

Epigenetica ed ereditarietà del traumaL'epigenetica è anche usata per riferirsi ai cambiamenti nelle espressioni dei nostri geni. Fattori quali età, abitudini nutrizionali, stress psicologico, attività fisica, abitudini lavorative e abuso di sostanze possono innescare cambiamenti nell'espressione genica.

Questi cambiamenti osservati si verificano sempre nel mondo naturale. Ad esempio, due gemelli identici, nati con la stessa sequenza di DNA, potrebbero non esprimere gli stessi geni.

Uno dei due potrà sviluppare una malattia, mentre l'altro no. Persino le malattie altamente ereditarie non sono garantite per lo sviluppo in entrambi i gemelli. Se uno dei due sviluppa la schizofrenia, si ha una probabilità del 53% di svilupparsi anche nell'altro.

Ma se si ha lo stesso identico DNA e la schizofrenia è geneticamente ereditabile, perché non si ha il 100% di possibilità di sviluppare lo stesso disturbo?

Semplicemente perché l'ambiente e lo stile di vita influiscono sulla nostra espressione genica. Nel bene e nel male, il DNA con cui nasciamo non predetermina la nostra salute, in quanto le esperienze di vita e i fattori ambientali giocano un ruolo determinante.

Per le persone che affrontano sfide legate alla salute mentale e per gli psicoterapeuti che forniscono cure, comprendere che il DNA non rappresenta il destino dell'utente può contribuire a modellare il trattamento.

Trasmissione del trauma: una manipolazione sperimentale.

In uno studio recente, alcuni ricercatori hanno dimostrato come lo stress interpersonale della prima infanzia possa incidere sulla progenie di seconda e terza generazione.

I ricercatori hanno esposto la progenie dei topi a una separazione precoce e imprevedibile dalla madre dal 1° al 14° giorno. La madre è stata sottoposta a stress e la prole è stata trattenuta fisicamente.

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Questo tipo di situazione è classificato come stress cronico e imprevedibile. La prole, come previsto, ha mostrato sintomi depressivi.

Tuttavia, il risultato interessante di questo studio è stato quello che si è verificato con la prole di seconda e terza generazione. Le generazioni successive sono state allevate normalmente. Tuttavia, le nuove generazioni hanno anche mostrato tassi anormalmente elevati di sintomi depressivi.

Per valutare gli effetti di essere curati o di trovarsi in un gruppo con topi traumatizzati di prima generazione, i ricercatori hanno inseminato lo sperma dei maschi traumatizzati in passato nelle uova dei topi non traumatizzati.

I risultati erano gli stessi, la prole cresciuta normalmente con le madri non traumatizzate mostrava ancora tassi anormalmente alti di sintomi depressivi.

Mentre il meccanismo del trauma passato attraverso le generazioni è sconosciuto, si pensa che la disregolazione degli RNA brevi avvenga come risultato di una sovraesposizione agli ormoni dello stress che circolano nel corpo.

Per una chiarezza espositiva con l'acronimo RNA si fa riferimento all'acido ribonucleico, una molecola che svolge diversi ruoli biologici come codifica, decodifica, regolazione ed espressione genetica.

I risultati sono considerati rilevanti anche per gli umani. I bambini esposti a traumi precoci e in atto hanno maggiori probabilità di sviluppare una varietà di disturbi fisici, comportamentali ed emotivi. Oltre ai disturbi emotivi e mentali, bambini sottoposti ad abuso infantile sono anche a maggior rischio di sviluppare problemi di salute fisica come malattie cardiache, obesità e cancro.

La paura è ereditabile?

Sconcertato dai problemi nelle comunità del centro città dove problemi come la malattia mentale e la tossicodipendenza sembravano trasmettersi per generazioni, Kerry Ressler si è interessato alla ricerca del trasferimento inter-generazionale del rischio.

Il laboratorio di Ressler indaga i meccanismi del circuito genetico, epigenetico, molecolare e neurale che sono alla base della paura. Un esperimento con i topi ha rivelato che i ricordi del dolore possono essere trasmessi alla prole della prima e seconda generazione anche se questi discendenti non hanno mai sperimentato gli stimoli spaventosi.

Nello studio, piccole scosse elettriche sono state abbinate a un odore particolare nei topi maschi. Dopo che la situazione si è verificata numerose volte, i topi, quando incontravano l'odore, tremavano di paura anche senza la presenza degli shock.

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La prole di prima e seconda generazione di questi topi mostrava le stesse reazioni all'odore, anche se non avevano mai sperimentato le scosse elettriche.

In cosa si traduce tutto questo? Da questi esprimenti si può constatare che la memoria di un trauma significativo viene tramandata alla generazione successiva e persino alla generazione successiva. Quello che è successo ai nostri nonni e ai nostri genitori sembra quindi lasciare un ricordo nei nostri esseri fisici.

La buona notizia è che l'epigenetica è anche modellata da influenze ambientali positive. Mentre si può vedere che il trauma colpisce la prole attraverso il processo malleabile dell'espressione genica, questa nuova linea di ricerca sta anche cercando di dimostrare che l'epigenetica può essere invertita.

Se i topi maschi subiscono un trauma precoce e poi si trovano in un ambiente educativa, sviluppano un comportamento normale. Di conseguenza, anche la loro progenie si sviluppa normalmente.

La conclusione di questi studi, finora, indica che lo stress precoce della vita può essere invertito. Questa è una buona notizia, perché nel contesto della psicoterapia, potrebbe non essere necessario contare tanto sui farmaci.

I cambiamenti nello stile di vita e una relazione terapeutica di supporto possono fare molto per invertire il trauma e impedire che questo passi alla generazione successiva.

 

Bibliografia:

Franklin, T. B., Russig, H., Weiss, I. C., Gräff, J., Linder, N., Michalon, A., … & Mansuy, I. M. (2010). Epigenetic transmission of the impact of early stress across generations. Biological psychiatry, 68(5), 408-415.

 

 

 

(A cura della Dottoressa Giorgia Lauro)

 

 

 

 

 


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Tags: epigenetica

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