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Articles Tagged ‘psicologia’

#MyWebIdentity. Elementi psicosociologici dell’identità online

mywebidentityTutti, consapevolmente o meno, abbiamo un’identità, un personal branding, cioè un “marchio” che sancisce il nostro essere e fare, i nostri talenti, risorse, unicità che ci distinguono dagli altri, nella vita privata e nel lavoro.

Il personal branding è anche e soprattutto frutto della percezione che gli altri hanno di noi. Per questo è fondamentale essere consapevoli dell’immagine che trasmettiamo ed eventualmente modificarla per veicolare un messaggio autentico, coerente ed efficace di ciò che siamo e di quello che possiamo offrire, nella vita privata e nel lavoro.

Questo libro offre le basi teoriche e pratiche, con le apposite sezioni #ComeFare per costruire giorno dopo giorno un’identità integrata, online e offline.

18 anni online per e con la psicologia

Il 15 marzo 2017 Psiconline.it, il primo portale web ad occuparsi di psicologia in Italia, compie 18 anni e diventa maggiorenne. Una occasione unica per un rapido bilancio.

auguri psiconline

Era il lontano 15 maezo 1999 (su intenet si tratta di ere geologiche) quando fece la comparsa online, in Italia, il primo sito che parlava in modo semplice e concreto di psicologia agli sparuti navigatori del web.

Ad un anno dalla rivoluzione

Tracciamo un sintetico quadro di 12 mesi del "nuovo" Psiconline.it. Luci, ombre e nuovi impegni per far crescere la psicologia online.

psiconline 2016Il 15 settembre 2015 la nuova versione di Psiconline.it andava finalmente online.

Dopo mesi di intenso lavoro dietro le quinte, il nuovo "sistema" vedeva la luce e poteva essere liberamente navigato dalle migliaia di visitatori che ogni giorno cercano informazioni, notizie e aggiornamenti in campo psicologico e che trovano sul nostro sito una risposta puntuale e corretta ai loro bisogni.

Oggi, a distanza di dodici mesi da quella che, per noi, è stata una vera e propria rivoluzione, corre l'obbligo di fare un bilancio, tirare le somme e capire cosa migliorare per rendere ancora più efficente e performante la fruizione del primo sito italiano ad occuparsi di psicologia sul web.

Affetti Speciali. Uno psicologo (si) racconta. Intervista ad A. Vito

Cosa prova uno psicoterapeuta al termine di una seduta? Quali sono i suoi pensieri prima di addormentarsi? Cosa fa “riuscire” una terapia? Quante curiosità suscita il libro di Alberto Vito “Affetti speciali. Uno psicologo (si) racconta”!

alberto vito affetti specialiPer rispondere a queste e ad altre domande abbiamo intervistato il Dott. Alberto Vito al termine della presentazione che si è tenuta alla Casa delle Culture di Ancona.

Ringraziamo il Dott. Alberto Vito per la disponibilità dimostrata e cominciamo subito l’intervista prima dell’inizio del firmacopie.

Aggressività: sintesi dei contributi sviluppati dalla psicologia

L’aggressività è oggetto di interesse e di studio della psicologia da più di un secolo e in questo lasso di tempo sono state sviluppate e sistematizzate diverse teorie ed ipotesi sul comportamento aggressivo umano.

AggressivitàQuesto interesse, all’interno della comunità di psicologia, storicamente si è mosso in ordine sparso e i vari autori spesso hanno lavorato in solitudine concettuale, prettamente nel loro alveo meta-psicologico di riferimento, in tempi differenti e su particolari diversi del comportamento aggressivo.

Ad oggi, pertanto, l’esito di questo interesse della psicologia ha determinato un contesto nel quale vi è una ricca tradizione di ricerca sull’aggressività e molte teorie ed ipotesi sul suo funzionamento, ma senza un “locus” nel quale questi studi possano ritrovarsi tutti (esempio, non è definita una psicologia dell’aggressività), generando per questo un quadro punteggiato e disomogeneo di conoscenze sull’argomento, che ne limita la possibilità di sfruttamento finalizzato a ridurre i comportamenti aggressivi e violenti nella società.

Amore e relazione di coppia

Le evidenze scientifiche suggeriscono che la capacità di formare una relazione di coppia stabile inizia già durante le prime esperienze infantili con i propri caregiver, attraverso le modalità con cui gli adulti si prendono cura di noi.

amore relazione di coppiaL'amore è una delle emozioni più profonde conosciute dagli esseri umani; esistono molti tipi di amore, ma la maggior parte delle persone cercano la sua espressione in una relazione romantica con un partner compatibile.

Anorgasmia

Con il termine “anorgasmia” si fa riferimento alla mancanza e/o assenza di orgasmo, intesa come difficoltà o incapacità a raggiungere l'orgasmo. 

anorgasmia sessuologia.jpgIl termine anorgasmia viene spesso confuso e sovrapposto erroneamente con quello di“frigidità”che, nella forma totale, presuppone anche l'assenza di desiderio sessuale.

Ansiosa [1603834827112]

le risposte dellesperto

mirca, 66 anni

domanda

Ho un marito sulla sedia a rotelle invalido. Io lo seguo tutto il giorno e faccio una vita faticosa visto che lui è anche obeso e con varie patologie. Cerco sempre di essere sorridente con gli
altri anche se dentro di me sembra che il mondo mi crolli addosso.

Il medico che viene a visitarlo a casa da anni pochi anni fa mi fece capire di essere interessato a me. Io premetto che sono una donna, nonostante gli anni, ancora piacevole e non dimostro la mia età né dentro né fuori.

Approcci innovativi per il Disturbo Post Traumatico da Stress

I ricercatori della Emory University insieme al Georgia Institute of Technology, hanno sviluppato una nuova tecnologia, il Vietnam Virtuale, con l’obiettivo di creare un ambiente digitale a 360°, completo di immagini e suoni, come rumori, spari, connessioni via radio e aerei che sorvolano la zona di conflitto digitale per il trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress.

Approcci Disturbo post traumatico stressI ricercatori della Emory University, in collaborazione con il Georgia Institute of Technology, sono stati i primi ideatori di un “Vietnam virtuale” per il trattamento di veterani di guerra con Disturbo Post-Traumatico da Stress.

Articolo 1 - Codice Deontologico degli Psicologi Italiani

Iniziamo il lungo viaggio fra gli articoli del Codice Deontologico degli Psicologi Italianicon il commento all'articolo 1, a cura di Catello Parmentola e di Elena Leardini

il codice deontologico degli psicologi italiani commentato articolo1Articolo 1

Le regole del presente Codice Deontologico sono vincolanti per tutti gli iscritti all’Albo degli psicologi.
Lo psicologo è tenuto alla loro conoscenza e l’ignoranza delle medesime non esime dalla responsabilità disciplinare.
Le stesse regole si applicano anche nei casi in cui le prestazioni, o parti di esse, vengano effettuate a distanza, via Internet o con qualunque altro mezzo elettronico e/o telematico.

Articolo 10 - il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentato

Su Psiconline.it prosegue, con l'art.10, settimana dopo settimana, il lavoro di commento al Codice Deontologico degli Psicologi Italiani, a cura di Catello Parmentola e di Elena Leardini.

Articolo 10 il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentatoArticolo 10

Quando le attività professionali hanno ad oggetto il comportamento degli animali, lo psicologo si impegna a rispettarne la natura ed a evitare loro sofferenze.

Questo articolo è molto interessante dal punto di vista ‘culturale’.

Dovrebbe essere letto a tre diversi livelli.

Articolo 11 - il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentato

con l'art.11 proseguiamo su Psiconline.it, anche questa settimana, il lavoro di commento al Codice Deontologico degli Psicologi Italiani, a cura di Catello Parmentola e di Elena Leardini.

Articolo 11 il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentatoArticolo 11

Lo psicologo è strettamente tenuto al segreto professionale. Pertanto non rivela notizie, fatti o informazioni apprese in ragione del suo rapporto professionale, né informa circa le prestazioni professionali effettuate o programmate, a meno che non ricorrano le ipotesi previste dagli articoli seguenti.

Articolo 12 - il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentato

Prosegue, con l'art.12, il lavoro di commento al Codice Deontologico degli Psicologi Italiani, a cura di Catello Parmentola e di Elena Leardini.

Articolo 12 il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentatoArticolo 12

Lo psicologo si astiene dal rendere testimonianza su fatti di cui è venuto a conoscenza in ragione del suo rapporto professionale.

Lo psicologo può derogare all’obbligo di mantenere il segreto professionale, anche in caso di testimonianza, esclusivamente in presenza di valido e dimostrabile consenso del destinatario della sua prestazione.

Valuta, comunque, l’opportunità di fare uso di tale consenso, considerando preminente la tutela psicologica dello stesso.

Articolo 13 - il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentato

Proseguiamo, con il commento all'art.13 (obbligo di referto o di denuncia), il lavoro a cura di Catello Parmentola e di Elena Leardini che settimana dopo settimana ci introduce al Codice Deontologico degli Psicologi Italiani

Articolo 13 il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentatoArticolo 13

Nel caso di obbligo di referto o di obbligo di denuncia, lo psicologo limita allo stretto necessario il riferimento di quanto appreso in ragione del proprio rapporto professionale, ai fini della tutela psicologica del soggetto.

Negli altri casi, valuta con attenzione la necessità di derogare totalmente o parzialmente alla propria doverosa riservatezza, qualora si prospettino gravi pericoli per la vita o per la salute psicofisica del soggetto e/o di terzi.

Articolo 14 - il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentato

Su Psiconline.it proseguiamo, con il commento all'art.14 (intervento sui gruppi), il lavoro a cura di Catello Parmentola e di Elena Leardini che settimana dopo settimana ci introduce al Codice Deontologico degli Psicologi Italiani

Articolo 14 il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentatoArticolo 14

Lo psicologo, nel caso di intervento su o attraverso gruppi, è tenuto ad informare, nella fase iniziale, circa le regole che governano tale intervento.

È tenuto altresì ad impegnare, quando necessario, i componenti del gruppo al rispetto del diritto di ciascuno alla riservatezza.

Articolo 15 - il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentato

proseguiamo su Psiconline.it, con il commento all'art.15 (Collaborazioni con altri professionisti), il lavoro a cura di Catello Parmentola e di Elena Leardini che settimana dopo settimana ci introduce al Codice Deontologico degli Psicologi Italiani

Articolo 15 il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentatoArticolo 15

Nel caso di collaborazione con altri soggetti parimenti tenuti al segreto professionale, lo psicologo può condividere soltanto le informazioni strettamente necessarie in relazione al tipo di collaborazione.

Articolo 16 - il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentato

Su Psiconline.it proseguiamo, con il commento all'art.16 (comunicazioni scientifiche e anonimato), il lavoro a cura di Catello Parmentola e di Elena Leardini che settimana dopo settimana ci introduce al Codice Deontologico degli Psicologi Italiani

Articolo 16 il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentatoArticolo 16

Lo psicologo redige le comunicazioni scientifiche, ancorché indirizzate ad un pubblico di professionisti tenuti al segreto professionale, in modo da salvaguardare in ogni caso l’anonimato del destinatario della prestazione.

Molto di quanto commentato all’articolo precedente può valere anche per questo articolo.

Articolo 17 - il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentato

Anche questa settimana proseguiamo su Psiconline.it, con l'art.17 (segreto professionale e tutela della Privacy), il lavoro di analisi e commento, a cura di Catello Parmentola e di Elena Leardini, che ci introduce al Codice Deontologico degli Psicologi Italiani

Articolo 17 il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani commentatoArticolo 17

La segretezza delle comunicazioni deve essere protetta anche attraverso la custodia e il controllo di appunti, note, scritti o registrazioni di qualsiasi genere e sotto qualsiasi forma, che riguardino il rapporto professionale.

Tale documentazione deve essere conservata per almeno i cinque anni successivi alla conclusione del rapporto professionale, fatto salvo quanto previsto da norme specifiche.

Lo psicologo deve provvedere perché, in caso di sua morte o di suo impedimento, tale protezione sia affidata ad un collega ovvero all’Ordine professionale.

Lo psicologo che collabora alla costituzione ed all’uso di sistemi di documentazione si adopera per la realizzazione di garanzie di tutela dei soggetti interessati.

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