Pubblicità

IPER&POST

0
condivisioni

Spazio e Psicologia del Terrore

piazze e luoghi apertiLa struttura urbana di quasi tutte le città occidentali, in particolare quelle europee, è costituita da ambienti aggregativi: piazze, stazioni, sagrati, stadi, centri commerciali, discoteche che compongono lo spazio sociale in cui le genti di ogni colore e razza s'incontra per condividere dei bisogni personali o collettivi.

Questi luoghi, non luoghi sono catalizzatori di aggregazione e di folla. Lo spazio urbano è un centro abitato in cui si consumano riti sociali, commerciali, religiosi, ludici, informali, amicali, lavorativi. In questi posti si esternalizza il bisogno di sentirsi parte di un gruppo, di un collettivo, di una comunità: è l'angolo del battesimo sociale dell'incontro.

Nell'antichità nella piazza si sono eseguiti riti di iniziazione e sacrifici. Era il loco in cui si si bruciavano streghe, s'impiccavano traditori, rivoluzionari e si emettevano sentenze. La piazza è il punto in cui prende origine e si consacra il sacrificio umano. E' il posto inconscio della violenza, dove viene sacrificata la persona, il gruppo: il capro espiatorio è funzionale ad celebrata la violenza del potere.

E' l'esaltazione paranoica ed eroica di atti sacrificali in nome di una entità che trascende la condizione umana che si identifica con il totem di riferimento. Il totem è l'oggetto simbolico che rappresenta l'idealizzazione e va oltre la dimensione dell'apparire, della concretezza che caratterizza la società dei consumi.

La società occidentale rimuove sul suo territorio il ruolo fondante e costituente dello spazio violento.

Eppure, senza rivolgere la testa lontano nel tempo, gli omicidi eclatanti di mafia sin dall'origine si sono manifestati nelle piazze. L'omicidio in piazza mette il volto del terrore, serve a inculcare nella mente del singolo e in quella collettiva che il potere può uccidere in qualunque latitudine e longitudine. Il potere avverte la gente che è in grado di colpire quando e come vuole, generando un clima di terrore. L'arma del terrore genera paura e angoscia nella popolazione e la rende passiva e dipendente.

La funzione degli atti terroristici in questi anni nei vari luoghi, nei vari spazi sociali che vanno dalla stazione dei treni, ai luoghi di culto, nei centri commerciali o nei mercati è finalizzata a produrre paura e angoscia.

Oggi la macchina terroristica si avvale di un apparato scenico forte e immediato che è dato dai vari mezzi di comunicazione dei network, dei media di massa. L'atto terroristico è ossessivamente amplificato, replicato, ingigantito tanto da causare uno stato aggiuntivo di terrore.

Più che la paura nella gente si genera uno stato di angoscia indifferenziata che va a toccare quelle che sono le pratiche della vita quotidiana. L'angoscia è un sentimento che va oltre la paura, è un sentimento primitivo che coincide con il principio di vita e si coniuga con quello di morte.

I riti sociali del consumo, del condividere amichevolmente lo spazio urbano sono finalizzati a condividere questo sentimento che ogni soggetto umano porta in Sé. Lo spazio amico diventando nemico mina la mente dell'occidentale che fatica ad accettare l’idea della morte aspirando all’immortalità.

La mente spazio-sociale perde quella funzione anche poetica dell'incontro con l'altro e con gli oggetti amici: “O graziosa luna, io mi rammento/Che, or volge l'anno, sovra questo colle /Io venia pien d'angoscia a rimirarti” (Giacomo Leopardi)

 

Psicologia scolastica: questa sconosciuta. Lavorar...
Una questione di “simpatia”?
 

Commenti

Già registrato? Login qui
Nessun commento ancora fatto. Sii il primo a inserire un commento

By accepting you will be accessing a service provided by a third-party external to https://www.psiconline.it/

0
condivisioni

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Cosa ne pensi delle Tecniche di Rilassamento e della Meditazione?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Patografia

Ricostruzione delle patologie psichiche di personaggi celebri fondate sulle informazioni biografiche e sull’esame delle loro opere. La patografia è l' “autob...

Il pregiudizio

Similare alla connotazione più negativa di uno stereotipo, in psicologia un pregiudizio (dal latino prae, "prima" e iudicium, "giudizio") è un'opinione preconce...

Ecolalia

L'ecolalia è un disturbo del linguaggio che consiste nel ripetere involontariamente, come un'eco, parole o frasi pronunciate da altre persone Si osserva, come ...

News Letters

0
condivisioni