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Abrahm Harold Maslow (1908 – 1970)

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MaslowAbraham Harold Maslow è stato uno psicologo statunitense; nacque il 1 ° aprile 1908, a New York City: era il primogenito di una coppia di ebrei immigrati negli Stati Uniti dalla Russia. Trascorse un’infanzia difficile a Brooklyn, dal momento che suo padre era un uomo rude, oltre che un grande bevitore e sua madre una persona psicologicamente instabile, tanto che Maslow la definì “schizofrenica”.

Lo stesso Maslow riportò un evento: da bambino portò a casa due gattini abbandonati che furono, successivamente, uccisi crudelmente dalla madre. Tuttavia, Maslow ha potuto contare sull’appoggio dello zio, fratello della madre, che si prese cura di lui e gli insegnò che le persone non erano tutte come i suoi genitori.

Tuttavia, questi ultimi, nella speranza di offrire un futuro migliore ai figli, furono molto presenti nella sua educazione e lo spinsero a completare gli studi universitari in legge, prima al City College di New York e poi presso la Brooklyn Law School. Il padre, infatti, si aspettava che riscattasse l’onore della famiglia, diventando avvocato. Ma, secondo Maslow, questa professione lo avrebbe portato a confrontarsi con uomini malvagi, riflessione che lo portò a decidere che quella strada non facesse per lui.

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Successivamente, Maslow riuscì a trasferirsi nella città di Cornell, ottenendo una borsa di studio presso la Facoltà di Agraria e progettò di frequentare anche dei corsi relativi a discipline umanistiche. Tuttavia, non fu accolto positivamente, essendo ebreo, e tale esperienza lo riempì di rabbia e risentimento per molti anni. Per tale motivo decise di tornare a New York e frequentare nuovamente il City College.

Intanto, iniziò ad appassionarsi alla filosofia e alla psicologia comportamentista e, dopo il matrimonio, finalmente riuscì a trasferirsi in Wisconsin, dove potè liberamente studiare psicologia. L’esperienza all’Università del Wisconsin, che era notoriamente progressista, lo deluse: al contrario di quanto si aspettasse, i professori e gli allievi erano maggiormente proiettati alla carriera, piuttosto che alla risoluzione di problematiche sociali.

In seguito, Maslow ottenne una borsa di studio alla Columbia University ed in questi anni studiò i rapporti fra sesso e potere. Inoltre, influenzato dalle sue idee, raggiunse Adler a New York e i due divennero maestro e allievo. Tuttavia, man mano che Maslow diventava più sicuro, i rapporti tra i due iniziavano a indebolirsi, fino a scomparire del tutto.  Nel 1938, Maslow intraprese ricerche antropologiche ad Alberta, con gli indiani dai Piedi Neri del Nord, scoprendo le varie differenze esistenti con la cultura occidentale, fino a considerare questa popolazione come un ideale universale.

Lavorò per molti anni al Brooklyn College e diede un grande contributo allo studio della motivazione ed alla psicologia umanistica, della quale viene considerato il “padre”. Trascorse gli ultimi anni di vita insegnando in California, dove morì nel 1970, stroncato da un attacco cardiaco.

Tra le sue principali opere, si ricordano: Motivazione e Personalità (1954); Verso una psicologia dell'essere (1962); L'unità di fatti e valori (1963); Psicologia della scienza (1966); Il bisogno di conoscere e la paura di conoscere (1968).

 


La teoria dei bisogni

Gli studi di Maslow si sono focalizzati principalmente sul tema della motivazione, di cui propose un modello olistico - dinamico. In Motivazione e Personalità (1954), Maslow elaborò una classificazione gerarchica della motivazione, che dai bisogni primari e fisiologici (cibo, acqua, impulso sessuale, ecc.) giunge a quelli superiori (stima, sicurezza, affetto, amore).

E’ stato, infatti, il fautore della “piramide dei bisogni" rappresentabile graficamente come una piramide. Dai bisogni primari si arriva al bisogno della realizzazione di sé, passando per i vari stadi che consentono la progressione solo una volta soddisfatti. Nello specifico, secondo Maslow, solo dopo aver appagato i bisogni elementari l’individuo riesce ad esprimere esigenze di livello superiore.

piramide bisogni maslow

I livelli del bisogno sono così articolati (come si può osservare anche nella figura): bisogni fisiologici (fame, sete); bisogni di sicurezza; bisogni di amore e appartenenza; bisogni di riconoscimento e rendimento; bisogni di realizzazione di sé (la realizzazione della propria identità in sintonia con le proprie aspettative).

In base a tali presupposti, secondo l’autore la nevrosi non è altro che una conseguenza della mancata autorealizzazione, ovvero, della mancata attuazione del potenziale individuale.

Successivamente, la teoria di Maslow è stata anche oggetto di critiche, poiché semplificherebbe in maniera molto drastica i bisogni dell’uomo, distinguendo attraverso una scala qualitativa i bisogni più o meno “nobili”. Critiche che, portarono, in seguito, l’autore ad aggiungere alcuni stadi precedentemente considerati “irrilevanti”.

Maslow, distaccandosi sempre più dalle teorie relative alle dinamiche pulsionali, si fece portavoce dell’orientamento psicologico umanista, secondo il quale la conoscenza delle proprie motivazioni, che sono note solo al soggetto e che non possono essere inferite dalle prestazioni, consentirebbe ad ogni individuo di evitare l’autoinganno e di giungere alla piena conoscenza di sé.

Lo scopo della psicoterapia, in quest’ottica, è quello dell’integrazione delle varie componenti della personalità, poiché solo il raggiungimento di una piena autorealizzazione di sé permette all’individuo di vivere un’esistenza autonoma, creativa e appagante.

 

 

 

Riferimenti

  • Maldonato, M., (a cura di) Dizionario di Scienze Psicologiche, Edizioni Simone.
  • Troiano, M., Petrone, L., Di Giuseppe, L., (2005) Dizionario di psicologia in Internet, Roma: Edizioni Scientifiche Ma.Gi.
  • www.crescita-personale.it
  • www.psicolinea.it

 

 

 

 

A cura della Dottoressa Rubina Auricchio

 

 

 

 

 


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Tags: biografie, bisogni

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